Elton John stronca la Brexit: "Mi vergogno del mio Paese"

Elton John si è scagliato per l’ennesima volta contro la Brexit e lo ha fatto dall’Italia. La popstar si è infatti esibito all’Arena di Verona mercoledì 29 maggio (la seconda data di giovedì 30 è stata annullata a causa di una brutta influenza che gli ha infiammato le corde vocali) e dal palco ha lanciato una serie di invettive che non hanno risparmiato nessuno, dal leader del Brexit party Nigel Farage alla dimissionaria premier conservatrice Theresa May.

“Mi vergogno del mio Paese – ha detto il cantante – per quello che ha fatto. Le persone sono sempre più divise. Sono stufo a morte dei politici, specialmente dei politici britannici. Sono stanco della Brexit. Io sono europeo. Non sono un idiota inglese stupido, coloniale e imperialista”.

Elton John, europeista anti-Brexit

Non è la prima volta che Sir Elton John, nei cinema di tutto il mondo in questi giorni con il biopic Rocketman di Dexter Fletcher, critica ferocemente l’uscita “hard” del suo Paese dall’Unione. Già nel luglio del 2018, a poco più di due anni dal referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’UE, il cantautore era stato protagonista di pesanti invettive riguardanti le scelte di cittadini e politici inglesi.

“Tanto per cominciare – aveva detto al Guardian – non penso che alla gente in Inghilterra sia stata detta la verità. Gli è stato promesso qualcosa che era completamente ridicolo ed economicamente insostenibile”.

La propaganda sulla Brexit, secondo la pop star, ha confuso gli elettori. “È come – ha dichiarato – camminare nel labirinto di Hampton Court e cercare la via d’uscita dopo che ti hanno bendato e ti hanno fatto girare su te stesso sedici volte”.

Chissà cosa succederà al suo ritorno in Italia: mentre i promoter italiani, D’Alessandro e Galli, stanno cercando di capire se sarà possibile recuperare la seconda data veronese, Sir Elton tornerà nel Belpaese il prossimo 7 luglio a Lucca.