I David quest'anno sono nel segno delle donne

In effetti, il glamour internazionale non è mancato quando Diane Keaton, l'indimenticata interprete di Io e Annie (premiata con l'Oscar), elegante in «total black» e bombetta, ha ricevuto il Premio Speciale per i cinquant'anni di carriera. Dopo Stefania Sandrelli che aveva rievocato i tempi in cui, nella sua Viareggio, «c'erano più cinema che chiese», l'attrice americana, icona tra le più intense, diretta da Alan Parker, Francis Ford Coppola e Paolo Sorrentino, ha incarnato il trionfo femminile ai David. «Grazie, sono emozionata», ha detto la musa di Woody Allen, mentre gli applausi si sprecavano per lei, che in primavera vedremo in Book Club. E già all'apertura della cerimonia, il monologo di Paola Cortellesi sull'uguaglianza tra uomo e donna, inframmezzato da battute di altre attrici, aveva riscaldato la platea con la riflessione sulla questione più dibattuta, ora, nel mondo cinematografico. Roma come Hollywood quanto a politicamente corretto.

Premio Speciale alla carriera dalle mani di Monica Bellucci a Steven Spielberg, leggenda di Hollywood che ha presentato alcune immagini delll'atteso Ready Player One, dopo aver incassato «amore vero» (così lui) dal pubblico plaudente.

Arduo competere con i blockbuster alla Spielberg, ma il ministro Dario Franceschini, al Quirinale, ha sottolineato le potenzialità della nostra industria, parlando delle nuove leggi del cinema e del tax-credit. «Il quadro legislativo c'è», ha detto.

Un David tutto al femminile ha visto Claudia Gerini Miglior attrice non protagonista con Ammore e malavita dei Manetti Bros. Miglior attrice protagonista, Jasmine Trinca (Fortunata). Miglior attore protagonista, Renato Carpentieri (La tenerezza).

Miglior attore non protagonista, Giuliano Montaldo con Tutto quello che vuoi. Miglior regista esordiente, Donato Carrisi con La ragazza nella nebbia. Bang Bang migliore canzone originale per Ammore e malavita. Miglior regia Jonas Carpignano per A Ciambra.