Mellone: "Contro di me solo illazioni, è un attacco politico"

La nomina di Angelo Mellone a dirigente coordinatore del programma “La Vita in diretta” e “Le amiche del sabato” è stata accompagnata da “attacchi personali ed illazioni”. L’articolo pubblicato da Excite.it e firmato da Giuseppe Candela si intitolava (ora il titolo è stato rimosso) “Angelo Mellone al posto di Toaff a La Vita in diretta, da un ebreo ad un fascista? La foto con Vattani e Morucci a Casapound”. Abbiamo intervistato Angelo Mellone per capire meglio la natura di queste accuse.

Partiamo dall’oggetto dell’attacco. Candela nel suo articolo scrive “Ho trovato una foto di Mellone con il console fascista Mario Vattani, una foto in cui dibatte nella sede di Casapound con l’ex brigatista Morucci, degli articoli che riportano che Mellone al collo indossa la croce celtica, che da ragazzo faceva parte del Fronte della gioventù, che si è spesso recato nella sede di Casapound dove ha anche partecipato alla presentazione un libro e ha anche difeso pubblicamente il saluto romano di Paolo Di Canio”

“Fin dal titolo si vede la costruzione disonesta di tutta la faccenda. Se avesse scritto la foto con Mario Vattani alla conferenza stampa di presentazione all'Ara Pacis di Cortina Incontra 2010, specificando le circostanze sarebbe stato diverso. All’epoca Vattani era il consigliere diplomatico del Sindaco di Roma. Anche sulla seconda fotografia c’è da specificare. Io sono stato invitato un paio di volte a casa Pound come sono stato invitato lo scorso anno alla Festa dell’Unità per presentare il mio libro. Io vado ovunque, nel mio mestiere di scrittore è normale. La foto in questione era di una conferenza sul terrorismo degli anni '70, c'era anche Giampiero Mughini. Eravamo in tre abbiamo fatto un dibattito e io, tra l'altro, sono stato anche fatto oggetto di critiche molto pesanti da parte di Casa Pound. Riguardo alla seconda volta che sarei andato a casa Pound l'autore dell'articolo si è dimenticato di dire che quel libro è stato scritto da un ricercatore del centro studi della Cgil. Un caso? Infine sul saluto romano ho scritto anche un libro dove spiego la mia teoria protofascista. E’ solo una teoria si può essere d’accordo o meno. Di Canio? Bè io sono notoriamente laziale!”

Si è fatto un’idea del perché di questo attacco personale?

“La spiegazione dell'attacco politico mi sembra davvero triste anche perché non si regge in piedi, quella dell'attacco professionale non la possono fare quindi alla fine forse anche se è molto triste sarà stato un attacco politico. Forse qualcuno voleva cercare di fare un dispetto ma credo che abbia fatto solo una pessima figura e sicuramente ci sarà una querela. Insomma una cosa del genere è inaudita! Nell’articolo ci sono delle illazioni, delle letture sottile di interpretazione gravissime”.

“Da un ebreo a un fascista”, cos’ha pensato quando ha letto questo titolo (poi rimosso)?

“Provo orrore. E’ profondamente razzista anche nei confronti di Toaff, un pezzo ideologicamente razzista. Anche il fatto di specificare che Toaff è il figlio del capo rabbino di Roma l’ho trovato veramente fuori luogo. Toaff è un professionista cosa c’entra menzionare questo genere di cose?”

Il giornalista nel suo pezzo ha scritto “Perché “smantellare” una squadra vincente?”, lei che idea si è fatto?

“Nessuno ha smantellato niente Toaff è un grandissimo professionista che ha fatto un accordo di prepensionamento e quindi doveva essere sostituito. Questa lettura politica mi sembra folle. Avessero scritto che sono un incapace avrei preferito. Mi sembra poco rispettoso verso la Rai e verso il servizio pubblico. Insomma invece di essere contenti che finalmente la Rai sceglie di puntare sui giovani! Maria Pia Ammirati è andata a fare il direttore e io sarò il suo dirigente coordinatore sul programma e sulle “Amiche del sabato”. Avranno fatto una scelta legata alla qualità”.

Ha già qualche idea per la trasmissione?

“Stiamo ancora lavorando ma i temi saranno senz'altro due qualità del prodotto e grande rispetto per i telespettatori”.