Teledico

A volte ci si può fermare un attimo. A vedere una cosa diversa. Non una partita, una serie americana, un film d'amore o una lite in un talk. Ma un piccolo programma che fa riflettere senza farti però «due palle così» come accade tante volte a trasmissioni pretenziose. Insomma, Inviati speciali, in onda su Raitre alle 20,20 per tutta la settimana in corso, ha il merito di portare gli spettatori in un mondo diverso dalla solita tv, ad ascoltare storie di persone con vari tipi di handicap. Raccontando le loro vite senza tono addolorato o pietistico di tanti reportage. Gli «inviati speciali» sul campo sono, infatti, disabili loro stessi, giornalisti o blogger che hanno avuto qualche incidente o malattia o altri «normodotati» sensibili al tema. Lo spirito è quello di mostrare, anche in maniera leggera, che si può avere una vita interessante e piena nonostante gli ostacoli del fisico e della mente e dell'altra gente. Come quella dello scultore cieco Felice Tagliaferri che si diletta pure a fare il fotografo, o quella di Fabrizio, in carrozzina per una tetraparesi spastica, che non si perde una maratona e per permettergli di «correre» si è formato un gruppo di amici «spingitori». Nella prima puntata tra gli «spingitori» in una maratona a Parma c'era il giornalista Alessandro Cannavò, che fa parte della squadra del programma e che cura un blog del Corriere dedicato ai disabili.

Certo, una punta di «buonismo» si insinua anche in questo programma, però è condita da una buona dose di ironia. Il terzo canale lo manda in onda nella settimana delle feste, quando l'Auditel non conta ai fini pubblicitari: perché le operazioni sociali vanno fatte, ma anche i conti devono tornare....