Aru si arrende. niente Mondiali: "Così non posso essere utile..."

Per Fabio Aru niente. Il 28enne corridore sardo ha deciso di lasciar perdere, e di fare un passo indietro, in rispetto della maglia azzurra. Ad annunciarlo è stato lo stesso corridore della UAE Emirates, che ha reso note le ragioni con una nota pubblicata sui social: «Non ho la condizione che vorrei e non potrei essere utile come speravo alla Nazionale ha spiegato l'ex tricolore -. Ho preso questa decisione a malincuore e dopo essermi confrontato con il c.t. Cassani. Scelta sofferta, ma basata sul mio amore e rispetto verso la maglia azzurra».

Meglio chiuderla qui e voltare pagina, pensare ad una nuova stagione, visto che quella attuale è da dimenticare. Mai competitivo Aru. Mai in grado di lottare con i migliori: al Giro così come alla recente Vuelta. Meglio resettare tutto, e ricominciare daccapo, in vista della prossima stagione che deve essere per forza di cose quella del riscatto.

Questa sera gli azzurri di Davide Cassani si ritroveranno a Torbole, per dare inizio alla settimana iridata. Saranno in otto. Con Vincenzo Nibali ci saranno Gianni Moscon, Franco Pellizotti, Domenico Pozzovivo, Alessandro De Marchi, Damiano Caruso, Dario Cataldo e Gianluca Brambilla. Giovedì partenza per Innsbruck, dove domenica prossima si correrà la sfida regina di questi mondiali.

A proposito di titoli iridati, ieri la Quick Step ha vinto la cronosquadre per team che ha aperto la rassegna iridata di Innsbruck. La squadra belga, che ha schierato Asgreen, De Plus, Jungels, Lampart, Schachmann e Terpstra, ha chiuso in 1.07'25. Argento per la Sunweb di Tom Dumoulin a 18, terza la Bmc di Damiano Caruso a 19. Poi il team Sky (con Gianni Moscon).

Ieri si è corso anche il Trofeo Matteotti con il bis del brianzolo

Davide Ballerini, che ha replicato il successo di sabato al Memorial Pantani. Due vittorie in due giorni, per un ragazzo che il prossimo anno approderà nella massima serie del World Tour. Per lui c'è una maglia dell'Astana.