Milanello Mihajlovic ha imparato la lezione. E prima di lasciare Milanello per Napoli ha evitato, zigzagando tra le domande insidiose, di impantanarsi sulle frasi del presidente Berlusconi («i suoi interventi si ascoltano, non si commentano, anche a me piacerebbe vincere tutte le prossime partite»). Non l'hanno reso entusiasta ma il serbo ha replicato con quel misto di pragmatismo e buon senso da utilizzare in casi analoghi: «Se non sarò confermato troverò un altro posto di lavoro, non so stare fermo a casa». E allora meglio concentrarsi sul Napoli («è stata una settimana con qualche distrazione, c'erano gli sponsor ma bisogna abituarsi») per prepararsi a una partita definita una tempesta nella quale vorrebbe esserci anche lui. «Mi piacerebbe marcare Higuain, sarebbe un bel duello» è lo strappo al copione prima di indovinare lo stato d'animo di Sarri («non è felice di incontrare noi») e di scherzare sulla guarigione di Romagnoli («verrà in panchina perché ha un fisico da lanciatore di coriandoli, speriamo di non aver bisogno di lui»). Nessuna voglia di scherzare invece sul conto di Balotelli («a giudicare da come si è allenato ha capito il senso del mio messaggio di domenica scorsa») a cui ha chiesto «di dare il massimo anche quando dovesse giocare 5 minuti».
Avendo perso per strada Luiz Adriano (contrattura muscolare), sarà ancora Mario il primo cambio in attacco. Il Napoli gli tolse un pezzo di futuro, il Napoli può restituirlo o cancellarlo. Senza renderlo più teso. Anzi, a fine conferenza, ha invitato i cronisti per un brindisi per il suo compleanno.FOrd- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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