La «bomba» è stata immediatamente disinnescata, Hamilton ha ingranato la marcia indietro e ha smentito quel che aveva detto al magazine della Fia: l'inglese a ritirarsi a fine stagione non ci pensa proprio. «Non ricordo di aver parlato di questo ma comunque non è una cosa alla quale sto pensando adesso - ha spiegato ieri Lewis -, così come non sto pensando di andare in Ferrari. Sono un grande fan della loro storia ma al momento penso solo a batterli».
Ce l'ha fatta in Canada e da oggi (primi turni di prove libere in diretta su Sky alle 11 e alle 15) ci riproverà anche a Baku per accorciare le distanze da Vettel. Pure il tedesco è concentratissimo sulla lotta per il mondiale e alla domanda sul rinnovo col Cavallino ha svicolato: «Non saprei se ci sia una scadenza - ha detto il tedesco -, i contratti iniziano il 1° gennaio e finiscono il 31 dicembre. Questa è una fase della stagione molto impegnativa con tante gare ravvicinate, in estate magari ci sarà più tempo per parlarne».
Per adesso meglio occuparsi solo della gara. «La pista è diversa rispetto a quella di Montreal - ha continuato Vettel -, ha una sua specificità e l'anno scorso qui abbiamo ottenuto un buon secondo posto. Anche adesso stiamo lavorando bene, credo che le cose stiano andando come devono andare».
Se dovesse averne bisogno il tedesco può contare sull'aiuto di Raikkonen che in classifica è lontano dalla vetta ed è abbastanza grande da sapere come gira il mondo:
«L'importante è davanti come Ferrari - ha detto Kimi -, poi se Seb può vincere e io no farò di tutto per aiutarlo». A 13 gare dalla fine il +12 di vantaggio su Hamilton è un nulla e ogni punticino può risultare decisivo.
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