Troppo facile per sembrare vero. L'Emporio Armani vampirizza, stravince 103 a 79 contro quel che è rimasto della Siena che aveva vinto al Forum la sua ennesima coppa Italia, nei giorni neri di Milano. Tutto capovolto. Scariolo riconosce la squadra che aveva pensato, con Marques Green che fa andare il motore e Alessandro Gentile, leone di mare per queste onde dove persino Bourousis, sofferente alla schiena, almeno così dicevano, ridicolizza i centro spettro di Banchi. Milano fa tutto quello che vuole, Siena il poco che le è rimasto.
Mancando la sfida vera due momenti di commozione: il minuto di silenzio per ricordare Tai Missoni, grande tifoso dell'Olimpia del suo amico Rubini con cui litigava solo sul campo da tennis dove i due si rubavano punti a vicenda, e il ritiro della maglia numero 18 del grande rosso Arturo Kenney trattato bene soprattutto da quelli della sua generazione, per molti erano facce sconosciute persino quelle del grande capitano Pieri.
Contro la difesa in tutù di Siena l'Emporio stravende, si prende margini rassicuranti anche se alla fine del primo quarto, senza Green, un parziale di 13-5 rende dorata la pillola al veleno per il 25-22 al primo intervallo. Più evidente il divario nei dieci minuti seguenti dove anche Mensah Bonsu banchetta in area e Siena sbatte contro i ferri, 3 su 15 da 3, dominata a rimbalzo 22-12, con Brown che diventa la sua pietra al collo: 48-38 dopo 20'. Gentile e Fotsis cominciano la mattanza del terzo quarto dove tutti i nodi della Siena sbagliata della primavera fanno pensare che potrebbe anche abdicare prima della settima partita che tutti hanno pronosticato per questa guerra delle rose più ricche del reame.
Finale carosello, la vocazione della solita Milano che quando si compiace troppo regala e si confonde nelle rotazioni, ma la Siena che aveva davanti era davvero una squadra consumata, pronta al rogo come troppe volte, e non soltanto in Europa, da quella coppa Italia di febbraio: 20 punti di scarto dopo 3 tempi il resto mancia per i credenti.
L'altro quarto: Varese-Venezia 92-74
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