Moratti: «La firma entro 10 giorni» Patron e Thohir al 30%, due soci al 20

«La firma entro questa settimana, al massimo la prossima». Massimo Moratti all'uscita del Cda ordinario di ieri. Si dice l'ultimo di un'era. Tutti presenti: Carlo d'Urso, Maurizio Fabris, Marco Gastel, Rinaldo Ghelfi, Tommaso Giulini, Luigi Amato Molinari, Angelo Moratti, Angelomario Moratti, Carlotta Moratti, Giovanni Moratti, Massimo Moratti, Natalino Curzola Moratti, Pier Francesco Saviotti, Marco Tronchetti Provera, l'ultimo ad arrivare, ore 18,30 e il primo a uscire, ore 18,45: «Non ci sono sostanziali novità - fa sapere -, tutto come previsto. Se resterò? Ho un contratto con l'Inter, poi dipenderà da questa nuova società e dai nuovi proprietari».
Si dice anche che sarà l'ultimo board con 14 membri dopodiché il Cda sarà composto da Thohir e due partner del tycoon indonesiano che dovrebbero essere Rosan Roeslani, 45 anni, esperto di finanza, e Handy Soetedjo, amicissimo di Thohir, un imprenditore che lavora nel settore energia, carbone e materie prime, vive in America e precisamente a Pittsburgh e si è dichiarato subito profondo conoscitore di calcio. Sullo sfondo la famiglia Bakrie, faro politico e economico indonesiiano. I Thohir sono stati i primi sostenitori della campagna per l'elezione del futuro presidente indonesiano il sessantaseienne Aburizal Bakrie.
Massimo Moratti, abito grigio, splendida forma, ha tentato di minimizzare: «C'era soltanto da ratificare il bilancio dell'anno scorso e niente di più. Poi una chiacchierata con i consiglieri che non aveva niente di nuovo rispetto a quanto già detto. Non abbiamo neppure fissato la data della prossima Assemblea dei soci (che dovrà ratificare bilancio e nuova ricapitalizzazione). Per le firme non siamo lontani ma finché non ci sono non posso né devo dare nessun annuncio. Posso dire che non ci sono stravolgimenti».
Poi finalmente si capisce qualcosa di più su quote e futuro Cda societario: «Se ci saranno tre membri della famiglia? Dipende da quanti saranno i consiglieri - risponde Massimo Moratti-, siccome si tratta di tre nuovi soci che entrano ognuno avrà una percentuale, ognuno rappresenterà se stesso in una certa maniera e quindi anche noi - rappresentando una grossa fetta della percentuale - avremo i nostri membri».

Dunque la nuova ripartizione societaria dovrebbe avere questo profilo, il 30 per cento delle azioni rimarranno alla famiglia Moratti, il 30 per cento a Thohir, il rimanente 40 per cento ripartito in uguale misura fra Roeslani e Soetedjo. Ingresso da 250 milioni, quote spalmate. Ma che Inter sarà presidente? «Sarà ancora migliore di questa qui spero, perché è quello per cui facciamo tutta questa operazione».