Sesso ai Mondiali: ogni Nazionale ha le sue regole

Andata in archivio la prima fase del torneo in terra carioca si può dire che uno degli argomenti più gettonati per chi scrive di sport e non solo sia, come sempre, quello riguardante la sfera sessuale dei calciatori impegnati nella massima competizione calcistica. Il quotidiano iberico "As", in attesa degli ottavi di finale ha fatto una sorta di "punto della situazione" sulle scelte operate da alcuni tecnici. Scopriamole insieme.

Il ct della squadra di casa, nonché superfavorita, ovvero il Brasile, ha dato ai suoi indicazioni ben precise: è permessa l'attività sessuale con le proprie mogli e fidanzate, purché in forma "tradizionale". Insomma, sotto le lenzuola niente giochi che possano compromettere la muscolatura dei giocatori chiamati a conquistare la "sesta". Leggermente più restrittive sono le regole imposte a Tedeschi e Spagnoli, i quali hanno ricevuto l'ordine di non dedicarsi al sesso 24 ore prima di un match. Tra chi non ha ricevuto nessuna indicazione, oltre agli Olandesi, agli ottavi con tre vittorie in altrettanti match, e a Svizzeri e Americani, vi sono anche Inglesi e Italiani. Inutile ricordare come sia finita sul campo per la nostra compagine e quella di sua Maestà.

Ma c'è anche chi è andato in controtendenza, come la Nigeria, che ha dato "disco verde" al sesso solo per chi è regolarmente coniugato. La federazione belga, invece, ha dato un via libera condizionato, ovvero solo in caso di approdo tra le prime quattro.

Ovviamente non sono mancati i ct che hanno imposto un Mondiale senza intimità con le proprie compagne, come ad esempio Capello ai convocati della Russia o il selezionatore del Messico, il quale ha seraficamente detto che: "Un mese e mezzo senza sesso non ha mai ucciso nessuno".