Il Var prudente ha decimato i rigori

Solo 6 concessi in 5 giornate: effetto della moviola meno invasiva?

Il Var prudente ha decimato i rigori

Il rigore, questo sconosciuto. Alla quinta giornata ne sono stati concessi appena 6 contro i 23 del campionato passato (il primo con il Var) e i 16 di due anni fa (l'ultimo con gli addizionali). Sempre in doppia cifra anche i tiri dal dischetti assegnati nelle due stagioni precedenti. Il gap è macroscopico. E le motivazioni, a prima vista, sono di duplice aspetto: il primo legato all'uso deamicisiano della tecnologia dal Mondiale in poi, il secondo alla maggiore attenzione dei difensori. Delle due cause la prima fa maggiormente discutere perché erode la credibilità della novità tecnica. A forza di intervenire solo sui "chiari" errori degli arbitri, gli addetti alla moviola entrano raramente in scena. Ma cosa si intende per "chiaro"? E' proprio negli episodi più confusi e meno leggibili che il Var deve intervenire, quanto meno per invitare il fischietto in campo a rivedere l'azione al monitor e assumersi la responsabilità del caso. Altrimenti non prendiamoci in giro sull'assioma (?), detto e ripetuto alla noia, che la decisione finale spetta all'arbitro. L'anomalia più grossolana risale al rigore negato all'Inter (mani di Dimarco con braccio staccato dal corpo) nella partita vinta dal Parma sui nerazzurri al Meazza. In quella circostanza Rocchi, al Var con Liberti, ha confermato l'errore di Manganiello che non s'è accorto del mani o l'ha ritenuto involontario. Chi comanda, allora? Sfortunata l'Inter anche a Reggio Emilia dove il netto fallo di Magnanelli su Asamoah, con tanto di colpo al ginocchio dell'ex juventino, non è stato ritenuto degno di revisione

Evidenti anche altri errori. Al Genoa mancano due rigori: il primo con il Bologna (spinta plateale di Pulgar a Pandev), il secondo con la Lazio (fallo di Leiva su Hiljemark con mano sul viso e colpo alla gamba). In debito anche l'Atalanta per il penalty negato con il Cagliari (pestone di Srna a Zapata proprio sulla linea dell'area). Niente rigore ai bergamaschi anche sul calcio di Petagna al polpaccio di Ilicic, per il Var il contatto è avvenuto fuori area: qualche dubbio. E' finito in cavalleria anche il fallo di Lulic su Ciano, probabilmente per una disinvolta lettura delle immagini, in Lazio-Frosinone: sfuggito probabilmente un colpo del laziale sulla gamba dell'avversario. E' assolutamente imprudente anche l'intervento di Calabria ai danni di Mario Rui in Napoli-Milan. Manca un rigore per parte in Cagliari-Sassuolo (mani di Cigarini, fallo su Sau). Quanto meno da rivedere al monitor il contatto Fazio-Iago Falque in Torino-Roma che tanto ha fatto infuriare il ds Petrachi.

Curioso il fatto che a fruire

dei rigori siano state le squadre della media borghesia come Sassuolo (2), Chievo, Torino, Sampdoria e Udinese. Neanche un penalty a favore delle grandi. Che sia andata fortunatamente in pensione la sudditanza psicologica?

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