Avevano trasformato una roulotte e una baracca del campo nomadi Casilino 900 in una vera e propria centrale per la produzione di documenti falsi, in particolare carte didentità straniere e patenti romene.
I carabinieri del nucleo operativo della compagnia Roma Centro, con la collaborazione dei militari del Casilino, hanno denunciato due pregiudicati rom, di 24 e 29 anni, con laccusa di ricettazione e falsificazione di documenti falsi. I due vivevano nel campo da circa 2 anni e, secondo quanto riferito dai militari, erano stati regolarmente censiti.
Nella loro bicocca i militari hanno trovato un computer collegato a una stampante, uno scanner, un cd-rom contenente immagini fronte-retro di documenti romeni, carta plastificata per la riproduzione degli stessi, un plastificatore, una carta croata contraffatta pronta per essere utilizzata e vario materiale di cancelleria.
Loperazione è scattata alcuni giorni fa, dopo che i carabinieri hanno sorpreso al Casilino 900 un croato, ricercato perché evaso dagli arresti domiciliari, in possesso di una carta didentità falsa. «Riteniamo che i due denunciati siano un punto di riferimento per la produzione di documenti contraffatti nella comunità dei cittadini dellest che vive in città - ha detto il comandante di Roma Centro Luigi De Simone -. Il materiale è di buona qualità e ora stiamo verificando il numero di carte di identità e patenti riprodotte che, molto probabilmente, venivano utilizzate per eludere i controlli delle forze dellordine».
«Il Casilino 900 è una centrale del crimine organizzato, del riciclaggio e un deposito di materiale rubato - ha commentato Samuele Piccolo, delegato del sindaco per lo Sviluppo delle Periferie -. Ogni giorno cè un fatto criminoso che riguarda gli occupanti del campo.
