La stanza di Mario Cervi

Caro Cervi,
Tra mille cose importanti all’attenzione dell’opinione pubblica, dal mondo del lavoro, alla sanità, alla produzione industriale in genere, la Bassa reggiana è piombata in profondo sconforto perché il Ministero della Salute, l’altro giorno, ha imposto lo stop al Palio degli asini a San Giacomo di Guastalla. Si tratta di una kermesse asinina annuale, ormai nella tradizione, vietata dal Ministero che, evidentemente, no ha altro da pensare. E, così, gia piangono anche nella vicina Cadelbosco Sopra, dove sarebbe stata prossima una corsa di somari, e in tutte le altre località con feste e sagre che vedono in gioco cani, gatti, suini, mucche, tori, conigli, caprette, anatre e galline. Non sono state fornite le ragioni dello stop degli organizzatori guastallesi e tanto meno segnalati i limiti a cui ci si deve orientare per l’utilizzo di animali in divertimenti popolari.

Allora aboliranno anche il Palio di Siena e tutte le corse dei cavalli? Ma la soppressione del palio degli asini in terra reggiana, sulla riva del Po, sta proprio sullo stomaco agli organizzatori che - dicono - è soltanto espressione d’amore per gli animali e la natura: il modo anche per concedere un lampo di successo e notorietà ai tanto bistrattati quadrupedi di tutte le scuole della penisola.
Reggiolo

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