Stamani, mentre come al solito accudivo ai miei nipotini in casa di mia figlia, ho seguito su TGCom24 l'intervista al mio illustre collega prof Cacciari (sono prof di lettere anch'io, molto più modesta di Cacciari e ora pensionata), ed ho capito che ha proprio ragione mio marito: di politica non ne capisco nulla. Infatti dopo il terremoto elettorale, con la mia «testolina di donna» (definizione di mio marito, per certi versi ultraconservatore e maschilista), avrei pensato che la soluzione migliore e rapidamente praticabile fosse quella della Grande Coalizione, come avvenne in Germania alcuni anni fa; ma una Grande Coalizione svolta, ovviamente, rottamando i vecchi e dando spazio ai giovani, per es. con un Governo guidato da Renzi (Presidente del Consiglio) e da Alfano suo vice. Il prof Cacciari invece, dettosi certo che se il candidato PD fosse stato Renzi, avrebbe vinto le elezioni mani basse e dopo aver sparato a zero sulle mummie del PD e del PdL, ha affermato che Bersani ora deve sbrigarsela lui da solo e solo lui, visto che il disastro lui lo ha combinato. Ed ha quindi, il Cacciari barbuto medesimo, escluso il ricorso alla Grande Coalizione. Ha davvero ragione il mio Domenico che mi invita ad occuparmi esclusivamente della cucina e dei miei nipotini e a non pensare a cose più grandi e più importanti di me?
Imola
Cara amica, il suo Domenico ha torto. Lei espone con grande buonsenso e grande lucidità idee condivise, secondo me, da molti milioni d'italiani. Non è che con questo io voglia demonizzare le idee di Massimo Cacciari: capace anzi di contrastare molto efficacemente certi sproloqui demagogici -sembra talvolta d'essere ancora in campagna elettorale- e certe settarietà ideologiche. Ho ascoltato più dì una volta Cacciari, nei dibattiti post-elezioni, e non ricordo l'affermazione da lei citata. Della cui esattezza, tuttavia, non ho nessuna ragione di dubitare. Le premesse del ragionamento di Cacciari sono ineccepibili. Gli errori tremendi della sinistra -non solo- hanno dato grande popolarità a quel geniale frullatore di parole, di suggestive promesse, di programmi mirabolanti che è Beppe Grillo. L'Italia è così precipitata nel burrone politico sul cui fondo si dibatte.
Come uscirne? Il politologo Cacciari suggerisce che Bersani, essendo il principale responsabile del male suo e del Paese, debba cavarsela da solo. Lei, cara Brunella, vorrebbe da dilettante che si tentasse una grande coalizione. Nonostante gli anatemi virtuosi con cui si vuole sotterrare la seconda ipotesi sto, nel mio piccolo, con Brunella e non con Cacciari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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