Barzelletta siriana: «Dio manda langelo della morte a prendere lanima di un presidente arabo (il siriano Assad, ndr). Langelo parte, ma tarda a tornare. Quando finalmente langelo fa ritorno solo - Dio gli chiede. Dove sei stato?. Signore - risponde langelo mi han catturato quelli dei servizi segreti siriani. Mi hanno picchiato e continuavano a chiedermi: Chi ti manda?. E Dio, anche lui terrorizzato dai servizi segreti siriani, gli chiede: Non glie lavrai mica detto, spero?!».
Le questioni relative allintegrazione degli immigrati in Europa non hanno mancato di produrre barzellette come questa: «Un ragazzino arabo viene interrogato a scuola dalla maestra: Come ti chiami?. Risponde: Ahmed ben Nour!. Linsegnate ribatte: Non è possibile vivere in Francia con un nome simile, dora in poi sarai Amedeo Benoist!. Tornato a casa, quando la mamma lo chiama, non le risponde e infine dichiara: Non mi chiamo più Ahmed, ma Amedeo Benoist. Son diventato francese!. La madre lo rimprovera aspramente e il padre addirittura lo picchia. Tornato a scuola malconcio, si sente chiedere dalla maestra cosa gli sia successo. Risponde: Ero francese solo da un paio dore e due arabi mi hanno aggredito!».
Barzelletta egiziana: «Un presidente arabo in carica da moltissimi anni (Mubarak, ndr), vecchio, ma che non pensa affatto di lasciare il potere, si sente chiedere: Signor Presidente, il cittadini vogliono sapere dove e quando terrà il discorso daddio. Daddio? - chiede lui con sorpresa Perché? Vogliono andarsene?».
Ecco, per finire, unantica storiella, che addirittura sbeffeggia il quinto califfo della dinastia abbaside. «Forse per consolarsi di non avere autorità, alcuni non esitarono a mostrare le bizzarrie del potere, come quel burlone che chiese ad Harun al-Rashid: Se fossi senzacqua, cosa daresti per averne?. Rispose: La metà del mio regno. E se non riuscissi a liberarti la vescica, cosa daresti per poterlo fare?.
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