Lodissea vissuta da 90 passeggeri della Czech Airlines il 30 dicembre a Malpensa, ha un seguito curioso: la signora che per una questione di principio, dopo 14 ore di attesa, ha rinunciato al viaggio, ci ha chiamato: «Buongiorno, sono Mara, sono io quella che ha preteso la restituzione dei bagagli».
Molto bene: breve riassunto. Sveglia alle 5 del mattino per il chek-in in orario e decollo previsto alle 7.30 per Praga. Ma laereo ha una gomma bucata e fra un buono per la colazione e un altro per la cena, i 90 passeggeri restano in aeroporto 14 ore con la tensione che monta e i carabinieri che presidiano per evitare complicazioni: «Vorrei fare una precisazione - spiega Mara -, ho rinunciato al viaggio, è vero, ma quando ho preso la decisione ormai la metà dei passeggeri aveva già fatto ritorno a casa. Avevo deciso di tenere duro ma cera qualcosa che non mi convinceva. Prima ci hanno detto che Praga era chiusa per neve, poi che il nostro aereo aveva una gomma bucata, poi che mancava la rampa di accesso. Poi una responsabile della compagnia ci ha detto che la gomma era arrivata e sarebbero occorsi 60 minuti per montarla ma quando ha visto che eravamo molto nervosi si è corretta e ha ridotto a un quarto dora il tempo necessario. Parlava al cellulare con il comandante, ci sembrava strano, poi quando le abbiamo chiesto conferma, ci ha risposto che per volare non servivano ruote, di stare tranquilli. Io proprio tranquilla non riuscivo a starci, questo era il mio primo viaggio in aereo, si figuri... Comunque alla fine siamo state due famiglie a rinunciare, laltra coppia aveva un bambino piccolo e non si fidava proprio a metterlo su quellaereo. Ma ormai eravamo rimasti in 58 su oltre 90 passeggeri. Siamo stati molto educati, mentre eravamo in aerostazione vedevamo tutti gli altri passeggeri che partivano tranquillamente per Praga... una rabbia.
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