Svelò i segreti di Al Qaida Giornalista ucciso a botte

Sarebbe «stato picchiato a morte» Syed Saleem Shahzad, corrispondente di Aki-Adnkronos international da Islamabad trovato morto ieri sera nel Punjab, a 150 km dalla capitale. È quanto si apprende da fonti pachistane che stanno seguendo il caso. «I medici che hanno effettuato l’autopsia hanno rilevato che aveva le costole rotte, ferite su un fianco e sulle gambe, il volto pieno di lividi». Il cadavere sarebbe stato ritrovato a «40 km dalla sua auto», «in un canale nei pressi di Sarai Alamgir», dicono le fonti, secondo le quali al corpo del giornalista era stata data ieri sera «una sommaria sepoltura» da parte di una ong locale, nei pressi del villaggio di Head Rasool. Era infatti fallito un iniziale tentativo di identificarlo, vista la distanza dall’auto, su cui si trovavano i documenti. L’area, aggiungono, «non è dotata di un obitorio». Un’altra fonte spiega che la segnalazione del ritrovamento del corpo è arrivata alla polizia contemporaneamente a quella dell’auto. Una circostanza che desta sorpresa, visti i 40 km che separavano il cadavere dal veicolo.


L’ultimo libro del giornalista, fra i pochissimi ad aver avuto accesso ai nascondigli di Al Qaida, era proprio dedicato all’organizzazione fondata da Osama Bin Laden. Intitolato «Inside Al-Qaeda and the Taliban: Beyond Bin Laden and 9/11» è uscito nel Regno Unito il 20 maggio.

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