E così eccoci arrivati al secondo appuntamento con la notte bianca, levento di straordinaria promozione della città.
Questanno lavvenimento «unico», con la distribuzione dei palchi un po per tutto il centro città (e non solo), rispetto allanno scorso, vedrà una partecipazione più elevata di cittadini genovesi che, volenti o nolenti, saranno obbligati a «divertirsi» fino al mattino.
Succede, infatti, che il Comune si faccia promotore di unoccasione in cui ogni regola in tema di rumore viene bellamente trasgredita con il compiacimento di Sindaco e Assessori competenti.
Del fatto che lesposizione prolungata al rumore sia dannosa per ludito, con effetti che compaiono a partire da intensità di circa 80 decibel, nessuno si cura così come nessuno sembra tener conto del fatto che in una città fatta come un teatro il suono si propagherà dal basso verso lalto raggiungendo «democraticamente» ogni casa da Granarolo almeno fino a Brignole.
La scorsa edizione in centro storico, malgrado ci fossimo tappati in casa con le nostre finestre con i doppi vetri, la musica era a un volume tale che, fino alle 6 del mattino, è stato come avere lì uno stereo a tutto volume e le porte interne non smettevano di vibrare!
N.B.
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