Tavola di gala dal sapore antico

Tavola di gala dal sapore antico

Carla Valentino

Come apparecchiava la tavola una signora borghese dell'Ottocento, con il gusto di ricevere nella sua bella casa, un occhio alle riviste di moda dell'epoca e l'altro al fascino intramontabile dell'aristocrazia? In modo molto simile alla tavola storica allestita per sei commensali al Museo Gaffoglio di Rapallo, presso l'ex Convento delle Clarisse, dove in questo periodo natalizio, grazie all'appassionato impegno della direttrice Piera Rum e alla collaborazione di collezionisti ed esperti, i visitatori possono assaporare la raffinata atmosfera di un banchetto di gala dal sapore antico, con pezzi in buona parte di proprietà del museo stesso.
La tovaglia bianca sul tavolo rettangolare sfoggia lo splendido merletto al tombolo di Rapallo: una grande R al centro, circondata da volute, ricorda l'appartenenza ad uno degli ultimi discendenti dei Romanov, vissuto qui nella prima metà del secolo scorso.
I piatti in porcellana policroma di Sassonia, Manifattura di Dresda (Carl Thieme, 1872-1901), decorati a mano con il motivo «Deutsche Blumen» in oro zecchino e smalti, richiamano i motivi decorativi del merletto della tovaglia. Gli alti bicchieri a calice risalgono agli ultimi decenni dell'Ottocento.
A centro tavola, nello spettacolare «trionfo» in porcellana policroma, due figure femminili e un gentiluomo in abiti settecenteschi, con ghirlande tra le mani, reggono la parte sovrastante a forma di vasca per frutta e fiori. Il pezzo, che supera per grandiosità e completezza quello esposto alla Reggia di Caserta, è opera, all'inizio dell'Ottocento, della manifattura di Meissen, che produsse le prime porcellane europee intorno al 1710, utilizzando il procedimento messo a punto dall'alchimista J.F. Böttger. E sempre di Meissen è la saliera del 1870, a forma di conchiglia, con la figura di una bambina.
Un altro «trionfo», ma questa volta di fiori e frutti freschi, spicca sulla consolle del Settecento genovese con specchiera veneziana: un'elegante composizione a palla di Lella Mondini, che riprende negli oggetti e nei colori le ghirlande del centro tavola.
Deliziosamente audace la vasca lavadita di inizio Novecento, di manifattura italiana, su cui sta adagiata una coppia di «amanti» sorpresi tra tenerezza e seduzione, lei col seno e una gamba scoperti. Una curiosità sulle usanze dell'epoca: l'acqua per il risciacquo delle dita si poteva scaldare elettricamente!
Risalgono al 1797 le posate genovesi col celebre punzone «torretta», d'argento massiccio, a doppia filettatura terminante in una voluta. I coltelli presentano ancora le lame originali, di forma appuntita. Sempre d'argento, con un cigno sul coperchio, la confetturiera francese in stile neoclassico del perido 1809-1819, opera di Pierre-Jacques Meunier: conteneva marmellate o composte di frutta, in particolare la composta di mela per accompagnare gli arrosti. D'argento anche le due coppie di candelieri a stelo, una della prima metà dell'Ottocento e proveniente da Milano, l'altra del 1909, da Londra, in argento fuso, copiata da modelli settecenteschi.
L'esposizione «Invito al museo.

Una tavola storica apparecchiata» si svolge al Museo Gaffoglio, Rapallo (ex Convento delle Clarisse, Piazzale Libia) fino al 7 gennaio 2006. Orari: martedì, mercoledì, venerdì e sabato 15.00 - 18.30; giovedì 10.00 - 12.00; domenica su appuntamento; lunedì chiuso.

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