AAA Cercasi leader disperatamente. O anche: evviva il fattore M. Il costituendo terzo polo ha bisogno di una guida, pena lo sbandamento durante lunico gran premio che conta: quello delle urne. Ecco perché ieri il capo dellUdc Pier Ferdinando Casini, intervenendo a un convegno su Pinuccio Tatarella assieme a Gianfranco Fini e Luciano Violante, ha lanciato un messaggio senza svelare il nome del destinatario. «Mi rivolgo agli amici della società civile - ha detto il leader centrista - è giunta lora che, se ci sono, battano un colpo. Non possono più dire Scendiamo in campo ma soltanto se si vince».
Un appello passato quasi inosservato ma di grande peso politico. Nessun nome, nessun accenno allidentità del destinatario finale, sebbene sia chiaro che tutti abbiano pensato a Montezemolo. Ma non solo. In primis lui, leterno temporeggiatore del «scendo in politica, anzi no» è stato per mesi al centro dei rumors. Il presidente della Ferrari potrebbe tenere il volante del go kart del terzo polo evitando la lotta fratricida tra Fini, Casini e Rutelli. Peccato che in una recente visita a palazzo Grazioli proprio Montezemolo abbia rassicurato il premier che, se dovesse rompere gli indugi e occuparsi di cosa pubblica, lo farebbe con una propria lista civica e per di più alleata al centrodestra.
Laltro esponente della «società civile» in mente a Pier e Gianfranco è senza dubbio Emma Marcegaglia, che in passato non ha esitato a pungolare il governo Berlusconi. Anche il presidente di Confindustria, poi, ha strizzato locchiolino a Tremonti spendendo il suo nome come possibile sostituto del Cavaliere.
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