Terzo valico La maledizione colpisce ancora: rinviata l’inaugurazione dei lavori nel «nodo»

Doveva essere, quella in programma stamane, a mezzogiorno, alla stazione di Sampierdarena, una cerimonia festosa, finalmente in grado di mettere a tacere le malelingue (anche un po’ iettatrici) che parlavano di una «maledizione del Terzo valico». Difficile smentirle, comunque, finora, le malelingue, con la forza dei fatti: tra annunci e smentite, conferme e rinvii, finanziamenti che viaggiavano come i treni, andata e ritorno, questa benedetta linea ferroviaria di valico, attesa da oltre un secolo rischiava di imboccare l’itinerario della satira dissacrante più che il binario per Milano. Senza rifare la storia non sempre gloriosa degli ultimi cent’anni, basta limitarsi a ricordare le ripetute inaugurazioni, i tagli dei nastri, l’avvio dei cantieri e la loro immediata chiusura, le ruspe messe in moto il tempo giusto per scaldare il motore e consumare un litro, non più, di carburante.

Ma sabato mattina - si diceva - verrà fatta giustizia: ci saranno due ministri Matteoli e Scajola, Marta Vincenzi, Burlando, Repetto, il numero uno delle Ferrovie Moretti... Daranno il via ai lavori di potenziamento del «nodo»e del Terzo valico... Niente da fare, per colpa della neve. Che qui da noi non è che venga proprio tutti i giorni. Ma come si fa a pensare a una maledizione?

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