«Il liberalismo è passione e istinto», diceva Pannunzio. Non solo questo - certo - ma, senza passione e senza istinto, il pensiero liberale si sclerotizza e inaridisce. Dossier, grazie alla direzione di Raffaele Costa, ha fatto sue le parole del fondatore del Mondo, affidandosi al vigore di un pensiero liberale ancora attuale, proprio nella stagione in cui le grandi ideologie sono diventate un ricordo sbiadito. Costa e il suo Dossier rappresentano, oggi, un robusto riferimento, per quanti si richiamano al pensiero liberale, al di là delle mode estemporanee.
Un liberalismo che fa riferimento all'insegnamento di Benedetto Croce e resta ancorato a una concezione etica della libertà. Ma dove la passione civile diventa spinta primigenia alla vita pubblica. Sono trascorsi anni da quando Costa ha preso la direzione di Dossier. Un periodo importante, in cui la testata si è consolidata, grazie, soprattutto, all'impegno del suo direttore che è riuscito a imprimerle una forte personalità. La figura di Costa si identifica in maniera netta, con quella della Golfarelli Editore. Chiarezza, approfondimento degli argomenti trattati, coraggio delle proprie opinioni, confronto delle idee senza pregiudizi, sono le basi su cui poggiano tutte le riviste pubblicate della casa editrice fondata da Maria Elena Golfarelli. «I nostri contenuti affermano i valori dell'etica, della legalità e della giustizia - spiega l'editrice -. Imprenditori, professionisti, uomini di cultura ed esponenti delle istituzioni, sono questi gli attori che attraverso Dossier raccontano l'Italia di oggi». Dossier è l'approfondimento giornalistico che si occupa di diffondere il valore più alto della politica, della legalità e dell'etica applicata all'impresa. È la voce del gotha dell'economia e del management che diffonde il valore sociale dell'impresa.
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