Ha sfoderato un senso lirico in lui inconsueto. Evidentemente, di fronte a unoccasione così ghiotta per attaccare il Cav, il segretario del Pd avrà pensato bene di strafare. Così, commentando il caso Ruby di fronte ai giornalisti, Pier Luigi Bersani ha declamato: «In questo momento noi ci vergogniamo davanti al mondo e, se sopportiamo anche questo, il mondo fa bene a vergognarsi di noi». E ancora, facendo leva sui sentimenti di padre di figlie femmine: «Le minorenni dovrebbero andare a scuola e non a cena con dei vecchi ricconi. Una minorenne non dovrebbe girare con migliaia di euro in tasca. Non dovrebbe essere buttata fuori dalla Questura per poi essere, unora dopo, riconsegnata a una prostituta». Quindi laffondo di pura logica: «Perché una minorenne è una minorenne».
Ma se sul piano dellattacco personale Bersani si dimostra risoluto e determinato, su quello politico il numero uno dei democratici perde la carica aggressiva: «Dire che Berlusconi deve andarsene non è sinonimo di elezioni anticipate perché vorrei ricordare che siamo in un regime costituzionale che non lascia tutto in mano al presidente del Consiglio».
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