Bruxelles - I leader della Ue hanno raggiunto una posizione condivisa
in vista del G20 sulla crisi finanziaria che si terrà a Washington il 15
prossimo. Lo ha riferito il presidente di turno dell’Unione, il francese Nicolas
Sarkozy, dopo l’incontro di oggi tra i premier Ue. "Il prossimo G20 non deve essere solo l’occasione per
un’analisi della situazione finanziaria, ma tutti i Paesi dell’Ue sono d’accordo
sulla necessità che vengano prese subito decisioni forti e operative": ha
detto il presidente di turno dell’Ue, Nicholas Sarkozy, al termine del vertice
informale.
Le direttive di Sarkozy "L’Europa deve contare", questa è la linea Sarkozy.
Diversa la posizione della Germania che vuole coordinamento ma
non una sorta di governo economico europeo permanente.
Prima dell’inizio del vertice, Sarkozy ha infatti incontrato il cancelliere
tedesco Angela Merkel, insieme con il presidente dell’eurogruppo Jean
Claude Juncker e il primo ministro britannico Gordon Brown.
Il primo ministro britannico, Gordon Brown, che come Sarkozy ha
proposto di rinnovare gli organismi della finanza internazionale creati dopo
la seconda guerra mondiale, ha chiesto ai governi di sostenere il taglio dei
tassi con misure che rilancino l’economia.
Il cancelliere tedesco Angela Merkel si è detto ottimista che i leader
europei trovino una linea comune ma, a marcare le differenze nazionali, è
intervenuto il ministor francese per gli affari europei Jean-Pierre Jouyet
criticando la Germania per aver posto il proprio veto all’inizo della
settimana all’invito della Francia a una risposta coordinata a livello
internazionale alle sfide dell’economia.
La Germania non vuole che vi sia alcun riferimento che possa essere
interpretato come un governo economico europeo permanente,
considerandolo una minaccia per l’indipendenza della Bce.
I cinque punti per il G20 Secondo il documento preparato dalla presidenza francese, il summit di
Washington dovrebbe formulare un programma preciso per consentire la
presentazione in 100 giorni di proposte concrete e operative sui temi
indicati come priorità. Sempre dopo 100 giorni si propone di tenere un
nuovo summit.
Cinque le proposte chiave: - dare al Fmi "primaria responsabilità",
assieme al Financial stability forum, nel raccomandare cosa è necessario
per ristabilire fiducia e stabilità - registrare le agenzie di rating e vigilare
l’implementazione dei loro codici di condotta; - portare avanti la
convergenza degli standard contabili e rivedere la regola del "fair value",
che in un mercato fortemente ribassista come l’attuale costringe le aziende
a svalutare le attività finanziarie in portafoglio; - prendere misure per
assicurare che nessun segmento di mercato, territorio, o istituzione
finanziaria, inclusi gli hedge funds, sia fuori dal controllo dei sistemi di
vigilanza; - implementare i codici di condotta per evitare che l’industria
finanziaria assuma rischi eccessivi.
Berlusconi: "Diffondere ottimismo" Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha esortato i suo colleghi europei a non cedere al pessimismo ma "Diffondere ottimismo e serenità". Inoltre Berlusconi ha annunciato che sopo il G20 di Washington si terrà un secondo summit per discutere della crisi economica nei primi mesi del nuovo anno. Berlusconi ha riferito che c’è "preoccupazione che si respira da parte di
tutti» ricordando che dopo l’intervento a favore dell’Ungheria l’Ue ha deciso
di aumentare i fondi per i Paesi in difficoltà da 12 a 25 miliardi di euro.
Tuttavia il presidente del Consiglio ha esortato i suoi colleghi Ue a non
cadere nel tranello delle «profezie che si avverano da sole".
Pacchetto anti crisi Per le Pmi il pagamento dell’Iva potrebbe
essere spostata dal momento dell’emissione della fattura a quello
dell’incasso effettivo. Lo ha detto il Presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi a Bruxelles spiegando che questa sarà una delle misure che
sarà inserita nel pacchetto anti crisi che il governo varerà la prossima
settimana. "Ci sarà - ha detto Berlusconi - la scelta sul pagamento dell’Iva
per le piccole e medie imprese non al momento dell’emissione della fattura
ma al momento del ricevimento dell’incasso".
Sarkozy: "Ho spiegato a Obama posizione della Ue "Sarkozy, ha
detto di aver chiamato ieri il nuovo presidente degli Stati Uniti, Barack
Obama, e il presidente uscente George W. Bush, per spiegare la posizione
che i Paesi europei porteranno al G20 di Washington dove si discuterà la
riforma del sistema finanziario internazionale. "Ho spiegato al presidente Bush - ha detto Sarkozy - che al G20 vengano
prese decisioni ambiziose e operative. Gli ho spiegato che da parte nostra
non c’è nè aggressività nè rigidità, ma una proposta comune che vuole
dare un contributo a questa riforma. Ma d’ora in poi - ha aggiunto il
presidente francese - ci si dovrà abituare ad una innovazione politica: che
l’Europa ormai parla con una sola voce. E tutti si dovranno abituare a
questo".
Sarkozy ha quindi riferito anche di una telefona ad Obama "per spiegare
anche a lui lo spirito con cui gli europei andranno al vertice del G20 del 15
novembre. Anche perchè - ha concluso - al G20 successivo sarà lui a
rappresentare gli Stati Uniti".
Casa Bianca: Obama non sarà al G20 Il prossimo presidente degli Stati Uniti, il democratico Barack Obama, non parteciperà al vertice del G20 sulla crisi dei mercati, in programma a Washington il 15 novembre. La notizia, anticipata dal New York Times, è stata confermata dalla Casa Bianca, che «non si aspetta» la presenza di Obama.
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