Ci hanno lavorato per quattro anni, e da pochi mesi è diventato un museo: un percorso a metà fra il nuovo e l'antico dove la tecnologia virtuale viene in aiuto agli scavi. È l'ultima scoperta archeologica della capitale: «un esempio eccezionale per conoscere il patrimonio artistico dell'antichità», racconta il Presidente della Provincia Nicola Zingaretti, «che ci riconsegna un'opera attenta e rigorosa di restauro e riqualificazione». L'opera si chiama Domus Romane: si trova nei sotterranei del cinquecentesco Palazzo Valentini, sede della Provincia, ed è la ricostruzione perfetta, in parte frutto di restauro, in parte d'ispirazione multimediale, della ricca dimora di un senatore della Roma del IV secolo distrutta, pare, da un terremoto (info: 06.32810, www.palazzovalentini.it).
Un museo, dicevamo. Solo che qui mosaici, marmi, pareti di pietra, capitelli, statue, piscine termali, ceramiche, sono affiancati da proiezioni e filmati di stanze e decorazioni andate per sempre perdute. Ad accompagnarci fra sale e scalinate, passerelle trasparenti sospese sugli scavi e luci che si accendono e si spengono al passaggio dei visitatori, sono i racconti di Piero Angela. Narrano di come si viveva in quella casa, fra svaghi, ricevimenti e semplici abitudini domestiche, e della magnificenza della città che si era sviluppata proprio intorno alle sue mura: i Fori Imperiali, la colonna di Traiano (presto collegata al museo da un camminamento coperto), il Colosseo, il Circo Massimo, il Teatro di Marcello da poco riaperto al pubblico. Pochi passi e un salto di qualche secolo, e da Palazzo Valentini si raggiungono le grandi mostre della primavera romana: Lorenzo Lotto alle Scuderie del Quirinale, i 100 Capolavori dallo Städel Museum di Francoforte al Palazzo delle Esposizioni, Tamara de Lempicka al Complesso del Vittoriano. In tema anche il soggiorno allo storico Hotel Quirinale (tel. 06.4707, www.hotelquirinale.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.