(...) attraverso i suoi brani anche la suggestione di un'esperienza umana senza frontiere. Neppure quelle del tempo, perché la Vanoni titolando il suo album «Una bellissima ragazza» conferma prima di tutto al pubblico quanto la sua vena artistica ed interpretativa sia rimasta quella del primo giorno. Il cd infatti è un percorso musicale che non solo rimanda all'artista che tutti conoscono ma schiude orizzonti vocali e melodici del tutto inediti testimoniando la sua straordinaria versatilità.
Le 12 canzoni di «Una bellissima ragazza» esprimono in modo limpido, chiaro, uno stato d'animo positivo, sospinto da un vento poetico che regala brividi leggeri, dove la malinconia, quando cè, si illumina di sorrisi ironici e l'intimità dei ricordi diventa un languore commovente che porta con sé una lacrima di gioia. È bello percepire da ogni parola, da ogni nota restituita con l'intensità di interpretazioni convinte e particolarmente amate, il cessare delle ostilità tra le opposte fazioni dei sentimenti della protagonista. Lultimo album è probabilmente il disco più autobiografico che Ornella Vanoni abbia mai realizzato. Non cè una canzone che non sia scritta per lei o che lei non abbia personalizzato, come nel caso di «Cosa m'importa», versione da brivido - complici la tromba di Paolo Fresu e la voce di Mario Biondi che i brividi li regala comunque, anche per una questione di basse frequenze. E se in questo disco cè tanta Ornella non può che esserci anche tanto amore e storie d'amore. «Sono canzoni», dice Ornella, «che raccontano l'amore in ogni sua modulazione». Quello irregolare de «Gli amanti» quello di «Bene così», «Dolce meccanica», «Io con te», «Pagine», «E del mio cuore». O l'amore declinato nella serenità di un affetto profondo in «Qualcosa di te», o quello che finalmente «Una bellissima ragazza» vuole a se stessa.
Quali brani proporrà durante il concerto?
«Sia le canzoni contenute nel nuovo album sia alcune del vecchio repertorio, molte non le portavo in tour da tanto tempo, tanto davvero».
Con quale criterio le ha scelte?
«Non c'è stato un criterio nel scegliere la scaletta, è stata la pura istintività a guidarmi».
Il tema dell'amore è una costante nei testi delle sue canzoni, cos'è l'amore per Ornella Vanoni?
«Rispondo con una citazione di Emily Dickinson: L'amore è tutto, è tutto quello che sappiamo. Oggi non parlo più solo dell'amore tra uomo e donna, ma racconto dell'amore in senso più generico, l'amore per la vita, per la luce, per gli amici, per i figli».
A proposito di figli, da mamma e da donna cosa ne pensa della campagna per modificare la legge 194?
«Trovo assurdo voler abolire la 194, è gravissimo, Dio ci ha dato il libero arbitrio, la Chiesa no. È una questione di coscienza personale».
Potrebbe fare una canzone su questo tema?
«Sì, perché no, nel futuro».
E cosa si aspetta dal futuro?
«Tantissime cose, ho progetti e sogni da realizzare ancora nel cassetto, davanti a me ho una vita ancora intensa».
Cosa vorrebbe le chiedessi?
«Che cosa mi alleggerirebbe la vita».
E cosa le alleggerirebbe la vita»?
Vivere senza valigie.
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