Ve lo do io il presepe. In cartolina

Ve lo do io il presepe. In cartolina

Che almeno lo vedano in cartolina. Il presepe non farà bella mostra di sé e della tradizione natalizia in consiglio regionale? Ogni consigliere potrà averne però uno sul banco, e chissà che la Stella Cometa non porti consiglio al momento del voto, visto com’è andata l’ultima volta, quando è stata bocciata, in molti si domandano ancora perché, una proposta più che trasversale che chiedeva l’allestimento di un presepe nell’ingresso della Regione in via Fieschi. L’iniziativa è di Rosario Monteleone il segretario ligure della Margherita. Che oggi o domani, in occasione delle sedute pre-festive dell’assemblea, a ogni collega regalerà la foto del presepe più bello della provincia di Genova. Lui pure, in verità, è andato a rimpinguare l’elenco di chi, pur avendo sottoscritto l’ordine del giorno scritto da Gianni Plinio il capogruppo di An e sottoscritto dal centrodestra tutto e dal centro tutto del centrosinistra, sul più bello, e cioè al momento di dire Sì, è invece uscito dall’aula.
Epperò almeno fa mea culpa: «Mi hanno chiamato fuori per un impegno urgente, altrimenti avrei votato a favore» giura, anche se giurare, lo sanno i cattolici come lui, non si dovrebbe mai. Come che sia, adesso cercherà di riparare, distribuendo una foto di Re Magi e pastorelli a tutti, anche per rimarcare che su una proposta così, come dire, pacifica, è assurdo che le due coalizioni si siano spaccate, perché il voto sarebbe dovuto essere soltanto uno scontato proforma. E quindi, come non notarlo, mettendo la prua contro Massimiliano Costa il vicepresidente della Regione, lui pure margherito, che sulla proposta era rimasto in aula, ma si era astenuto.
Era successo di tutto. Il documento di Plinio impegnava «i presidenti del Consiglio e della Giunta a far allestire un presepe agli ingressi delle sedi istituzionali regionali e quindi a rivolgere una esortazione agli enti pubblici e in special modo alle scuole liguri a fare altrettanto non soltanto in quanto il simbolo di una tradizione popolare millenaria, ma perché l’umile rappresentazione della Natività promana buoni sentimenti di amore, di fraternità e di pace nei confronti di tutti e in modo particolare dei bambini». Risultato: 12 a 11, mozione respinta. Tra i favorevoli c’erano ben quattro esponenti di centrosinistra, due della Margherita e due di Gente della Liguria, segno che il documento aveva tutte le chances di venire approvato. Ma più dei presenti poterono gli assenti, due della Margherita, Carmen Patrizia Muratore dell’Italia dei Valori che pure qualche giorno dopo ci ha tenuto a rivendicare la sua firma in calce all’ordine del giorno, e soprattutto sette esponenti di Lega Nord, Forza Italia, Udc e lista Biasotti, e sì che erano tutti favorevoli. «È che i lavori dell’aula andrebbero seguiti con attenzione» striglia i colleghi Plinio.

Astenuto giustificato solo Mino Ronzitti il presidente dell’assemblea, che non ha espresso il proprio voto ritenendo l’esposizione di simboli religiosi un elemento appartenente alle scelte personali di ciascuno e non di rilevanza o competenza istituzionale.

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