Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica, non ha mai troppo amato le posizioni fintamente diplomatiche. Chiamato dunque a pronunciarsi ieri, a margine dellassemblea del gruppo, su quelle Generali di cui resta socio di peso (ha l1,9%) pur essendo uscito dal cda, Del Vecchio non ha risparmiato veleno nei confronti di Cesare Geronzi, anche se recentemente aveva negato che le sue dimissioni fossero dipese dalle mosse dellex presidente. Sulluscita di scena di Geronzi ha detto che «è una mossa che tutti gli azionisti aspettavano. Gli azionisti sono tutti contenti, è già un miglioramento».
Ma Del Vecchio è andato anche oltre, scaricando su Geronzi la responsabilità della gestione e assolvendo di fatto Giovanni Perissinotto, ad del Leone di Trieste: «Perissinotto non ha nessuna colpa, adesso che ha un altro presidente probabilmente migliorerà anche lui, come tutto il management» Unera nuova si apre, e per Del Vecchio, che intende restare «azionista di lungo periodo» della compagnia (domani lassemblea), aver affidato il timone a Gabriele Galateri è stata la scelta giusta: è «una persona seria e giovane», che «ha tutte le capacita per aiutare il management»Quanto Luxottica, bene i primi tre mesi (+21% lutile, a 114 milioni di euro, +12% i ricavi, a 1,5 miliardi). «Unottima base di partenza per il 2011: affrontiamo il prosieguo dellanno con ottimismo», ha detto lad Andrea Guerra, che ha annunciato «tante altre piccole acquisizioni in America Latina».
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