Vedovo, si risposò durante il mandato Il primo vice a diventare presidente

Julia Gardiner debutta a quindici anni. Rampolla di una ricca famiglia newyorchese, a venti è già diventata famosa come la «rosa di Long Island». A ventidue, scortata dai genitori, conquista la capitale: in una stagione attira decine di ammiratori, ma a Washington uno soltanto riesce ad accaparrarsela. E, due anni dopo, nel 1844 lei diventa Julia Gardiner Tyler, la moglie del presidente: di fatto, la prima first lady della storia americana.
John Tyler era in carica dall'aprile del 1841, cioè dalla morte improvvisa di Harrison: lui, vicepresidente, si insedia alla Casa Bianca (è il primo nella storia Usa) e prende il posto del suo predecessore in tutto e per tutto. Molti al Congresso ritenevano dovesse essere soltanto un incarico provvisorio, ma Tyler assume poteri pieni e soprattutto si distacca decisamente dalle posizioni dei Whig sui temi dell'economia e della schiavitù (Tyler, uomo della Virginia, era schiavista convinto e morì come membro del Congresso della Confederazione, che contribuì a creare). Tanto che il partito lo espelle e a un certo punto l'intero gabinetto rassegna le dimissioni, ad eccezione del segretario di Stato Webster. L'opposizione è tale che la Camera proporrà la prima richiesta di impeachment per un presidente, per abuso del potere di veto (ma non sarà accolta). Nel frattempo, nel settembre del 1842, Tyler perde la moglie Letitia, da cui aveva avuto otto figli; nell'inverno conosce Julia Gardiner, bellissima e di trent'anni più giovane (lui era nato nel 1790). Anche lei soffre: ha perso il padre nell'incidente avvenuto all'inaugurazione della nave da guerra Princeton. Si sposano l'anno dopo e in otto mesi da first lady Julia Gardiner Tyler organizza feste, riceve gli ospiti con piume nei capelli e schiere di damigelle d'onore, insomma si diverte parecchio nel suo ruolo e lo svolge alla perfezione.

Finito il mandato, la coppia torna in Virginia e Julia è la padrona della tenuta, cresce sette figli, è a fianco del marito nelle battaglie pro-schiavitù e continua a chiamare Tyler «il Presidente» fino alla morte di lui, nel 1862.

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