Roma - Walter veltroni scalda la piazza della sinistra, alla manifestazione di Roma, quell'adunata che serve a rafforzare la sua leadership vacillante e indebolita dalle polemiche interne al Pd e da quelle con Di Pietro. E fa un altro "comizione", tutto all'attacco del governo e del Pdl. Attacco a tutto campo, come piace anche a Tonino che è in piazza e alla sinistra da Cossutta a D'Alema, attacco che rimette insieme le usite fatte dal segretario nei giorni precedenti la manifestazione quando ha all'improvviso alzato i toni dello scontro.
"Governo inadeguato" Dopo aver ricordato l'origine
antifascista dell'Italia, Veltroni è andato subito alla carica: "Non crediamo che il
governo sia la causa di tutti i mali, non
grideremo mai al regime. Ma il problema è che il governo Berlusconi è
totalmente inadeguato a fronteggiare la crisi, perché non ha nel cuore
l’Italia
che soffre, pensa ai potenti più che ai lavoratori. Ma l’Italia è
altro", ha gridato dal palco del Circo Massimo.
Tasse aumentate "Con questo governo - ha accusato -,sono aumentate le tasse". "Siamo un partito libero che non teme di apparire
moderato agli occhi di alcuni o estremista agli occhi di altri" ha proseguito, rivendicando il ruolo di "opposizione di
popolo" esercitato dal Pd. "L’economia reale l’emergenza vera di
queste ore. Cosa ha fatto il
Presidente del Consiglio per difendere le piccole e medie imprese o il potere d’acquisto dei salari e degli stipendi
degli italiani? Nulla, assolutamente nulla".
"Qui manifesta il riformismo italiano" "È la
prima grande manifestazione di massa del riformismo italiano. Il Pd è il più
grande partito riformista che la storia d’Italia abbia mai conosciuto. È uno
spettacolo meraviglioso per la democrazia italiana, per il nostro Paese, per
il futuro dell’Italia", ha detto. "Grazie - ha aggiunto - a chi
ha attraversato l’Italia per venire qui e grazie ai cittadini di questa grande
città che ci ospita in questo luogo di identità italiana come il Circo
Massimo". Veltroni ha sottolineato che "nessun partito politico si era mai
azzardato a venire" a manifestare al Circo Massimo. "Siamo in tanti
perché vogliamo bene all’Italia".
"L'opposizione va rispettata" "Coltivare la democrazia, farla vivere e crescere ogni giorno - ha affermato - significa riconoscere l’opposizione, rispettarla nelle aule del Parlamento. Se non facessimo opposizione, tradiremmo il nostro mandato e per colpa nostra, la democrazia italiana diventerebbe più debole". Secondo Veltroni, l’azione dell’opposizione per il governo è solo un "disturbo".
"Mai esistito un fascismo buono" In un passaggio del suo intervento dedicato all’antifascismo, Veltroni ricorda Vittorio Foa, "un grande amico, un padre della Repubblica, un maestro di vita di tutti noi, che aveva 25 anni quando fu condannato e messo in galera perché antifascista". Bisognerebbe ricordarlo, dice il segretario del Pd, a "chi crede, ce n’è qualcuno anche in questa città, che fino a un certo punto ci sia stato un fascismo non troppo cattivo, che quando Foa andò in in carcere era il 1935".
All'attacco sulla scuola Concludendo la manifestazione Veltroni rilancia la proposta di bloccare il decreto Gelmini sulla scuola: "Noi - dice rivolgendosi alle forze del centrodestra - vi facciamo una proposta: il governo ritiri o sospenda il decreto attualmente in discussione in Parlamento, modifichi con la Legge Finanziaria le scelte di bilancio fatte col decreto e avvii subito un confronto con tutti i soggetti interessati, giovani studenti, famiglie, docenti. Fissando un tempo - aggiunge il segretario del Pd - al termine del quale è legittimo che le decisioni siano prese".
Non manca l'attacco alla Lega "Fa rabbrividire - dice - la mozione della Lega sulle classi differenziate per i bambini stranieri. Famiglia cristiana l’ha definita la prima mozione razziale approvata dal Parlamento italiano". Per il segretario del Partito democratico, "che nella scuola dell’obbligo ci siano classi separate o test d’ammissione per distinguere un bambino dall’altro è un danno per tutti. È un danno per i bambini italiani, che considereranno quei loro amici diversi da loro, introiettando un concetto foriero di catastrofi. È un danno drammatico per i bambini immigrati, che si sentiranno messi ai margini e respinti, e coltiveranno un senso di separatezza che potrà essere molto rischioso in primo luogo per la sicurezza della nostra società".
Lo slogan finale La piazza intona l'Inno di mameli, Veltroni ringrazia lo scrittore Saviano minacciato di morte dalla camorra e lancia il suo slogan: "Un'altra Italia è possibile. La faremo insieme".
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