Milano. Un viaggio per reclutare soldati, trovare fondi, fare proseliti. Un video per convincere i somali musulmani che vivono in Europa e in particolare in Italia, a rientrare in Africa: «C'è una guerra da combattere in nome di Allah».
Il filmato di propaganda, secondo un reportage dellEspresso, ha fatto tappa anche a Milano. Sarebbe stato presentato alla comunità somala da tre ambasciatori delle corti islamiche, in un ufficio in via Menabrea, nella zona della Stazione Centrale. Una specie di salone di rappresentanza, alla presenza di un nutrito gruppo di somali che vivono e lavorano in città. I tre, dopo Milano, chiederanno sostegno a Torino, Brescia e Roma prima di volare per Londra, raggiungere Svezia e Norvegia, dove la concentrazione di somali e in generale di africani è cresciuta moltissimo in questi ultimi anni, e infine approdare a Dubai in vista del rientro a Mogadiscio. Il tour di indottrinamento è mirato, diretto a quanti per fare fortuna hanno lasciato il niente che avevano e si sono piegati ai sacrifici di una vita da straniero. Immigrati di recente arrivo o di lunga data. Per questo Alì e gli altri sono prodighi di spiegazioni. Dicono come funzionano le Corti, si addentrano anche nel complesso mondo dei rapporti tra le Corti, le cabile, i clan somali e i warlords, i signori della guerra.
Ed ecco il video, girato a Mogadiscio.
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