da Roma
Sulla Rai è ancora muro contro muro, la proposta di Walter Veltroni di cambiare le norme per la nomina del cda non piace al centrodestra e ancor meno il Pdl apprezza il rinnovato sostegno del Pd a Leoluca Orlando per la Vigilanza Rai.
In realtà, Veltroni oggi non ha mai citato esplicitamente il nome di Orlando e non è un mistero che il Pd aveva cominciato a mandare segnali di insofferenza per i continui attacchi di Antonio Di Pietro. Ma, almeno ufficialmente, il segretario democratico resta sulla linea di sempre: «Non si riesce a nominare neppure il presidente della Vigilanza perché a Forza Italia non piace il candidato dellopposizione». Vista la situazione, è il ragionamento che Veltroni va ripetendo da qualche mese, meglio cambiare le regole del gioco: una proposta di legge per togliere i partiti dalla Rai e lannuncio che nel prossimo cda dellazienda il Pd non intende avanzare candidature né di parlamentari né di ex parlamentari, ad esclusione del presidente.
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