Vinai suona la carica: «Possiamo vincere»

Lo sta ripetendo da giorni, ma adesso che sono stati presentati i componenti delle liste a suo sostegno, è arrivato il momento di suonare la carica, di «accelerare il passo». Pierluigi Vinai, candidato sindaco indipendente sostenuto da Pdl, Nuovo Psi e liste civiche, intervenuto ieri ad un incontro organizzato dal circolo Libertà e Progresso, ha sprigionato forza tranquilla, sicurezza e, soprattutto, ha riscaldato i numerosi amici e sostenitori presenti all'iniziativa organizzata da Roberto Bagnasco e Guido Grillo.
«Vi dico una cosa sola: noi queste elezioni amministrative possiamo vincerle, dobbiamo vincerle - ha esclamato Vinai - dobbiamo portare avanti una vera e propria rivoluzione culturale che faccia cambiare direzione a Genova, amministrata per anni da una sinistra che al prossimo sindaco lascerà un'eredità molto pesante. Doria dovrebbe rappresentare il nuovo? Ma non scherziamo, va a braccetto con persone come Don Gallo che sfruttano gli ultimi per interessi. L'obiettivo è stare fra la gente e far capire che solo cambiando voto, si può cambiare la città. Io sogno un Comune trasparente, un “palazzo di vetro” dove un giorno alla settimana il sindaco dovrà ricevere tutti i cittadini che desiderano parlargli».
Sulla stessa lunghezza d'onda il consigliere regionale Roberto Bagnasco: «Vinai deve continuare a stare fra la gente, soprattutto andando a visitare i quartieri più popolari, abbandonati dalla sinistra. È l'uomo giusto, la partita è aperta».

Immancabile l'intervento di una figura storica per il centrodestra, ma in generale per tutta Genova: Guido Grillo, candidato al Consiglio Comunale, accolto da un grande applauso perché ritenuto un vero esempio di politica al servizio del cittadino: «Fermate la gente per strada e chiedetegli: cosa ha fatto la sinistra per questa città? Manca il lavoro e non vengono assegnate case. Solo per questi due motivi, sarebbe impossibile votare a sinistra. Vinai lo conosco da quindici anni e vi assicuro che è il candidato migliore per cambiare questa città».