Saranno denunciati anche per «manifestazione non autorizzata» - ovvero violazione dellarticolo 18 del Testo Unico di Sicurezza - i 60 anarco-insurrezionalisti legati al movimento No-Tav che martedì pomeriggio hanno inscenato violenze, disordini e proteste per impedire la presentazione del libro del procuratore capo di Torino, Gian Carlo Caselli (intanto, il magistrato prosegue il ciclo di incontri in Liguria con un duplice appuntamento, domani e sabato, a Borgio Verezzi nellambito del «progetto di educazione alla libertà e democrazia» rivolto in particolare agli studenti). Su quanto accaduto nel centro di Genova la Digos ha aperto uninchiesta e sta procedendo allidentificazione dei soggetti attraverso filmati e fotografie scattate dalla polizia scientifica. Inoltre il fatto di aver imbrattato i muri della cattedrale di San Lorenzo e aver rotto le vetrate della prefettura potrebbe costituire unaggravante alle accuse. Nel frattempo, si susseguono i giudizi sulla vicenda: in particolare, il presidente della Provincia Alessandro Repetto sottolinea che «di fronte alla violenza, alle offese e al vandalismo, lunica reazione deve essere quella di fare fronte comune e compatto, condannando ogni atto di intolleranza senza ricercare attenuanti, né minimizzare la gravità del gesto che sopprime ogni possibilità di dialogo e di libertà». E a Caselli, Repetto esprime solidarietà, anche in quanto «simbolo della legalità e figura di riferimento in Italia che da servitore dello Stato ha sempre combattuto la criminalità organizzata e leversione. Atteggiamenti come quelli dei giorni scorsi - conclude il presidente della Provincia - mi riportano inevitabilmente agli anni oscuri del terrorismo», con una espressione di intolleranza «che non rappresenta i cittadini e resta al di fuori di quella tradizione democratica che da sempre caratterizza la nostra città».
Dal canto suo, lavvocato Antonio Oppicelli, vicecoordinatore vicario del Pdl, si riferisce ai No-Tav, «amici» del candidato sindaco del Pd Marco Doria (come era scritto ieri su queste pagine) per domandarsi se «dalla lettura dei quotidiani il buongiorno della candidatura del professor Doria e quello che ne seguirà si vede dal mattino». E mentre Simome Leoncini (Sel), intervistato da Babboleo News, applaude i manifestanti e se la prende con il Giornale - «La destra è senza argomenti, attacca Marco Doria e risveglia la macchina del fango» -, prende posizione il Coisp, Coordinamento per lindipendenza sindacale delle forze di polizia, secondo cui « lodio per le istituzioni prende il sopravvento nel movimento No-Tav». Solidarietà a Caselli arriva da Italia Futura Liguria, e Susy De Martini, candidato sindaco per La Destra, crede che «questa intolleranza sia tanto più grave perché arriva da gruppi di violenti troppo spesso tollerati nella nostra Genova». Poi, rispetto alla cancellazione delle scritte ingiuriose, De Martini annuncia che «i volontari de La Destra e i giovani che sostengono la mia candidatura sono pronti a intervenire per cancellare le scritte e ripulire la città». Caustico il «solito» Beppe Grillo, secondo cui «i No-Tav che vogliono zittire Caselli sbagliano» perché «più parla, più la solidarietà per la Val di Susa aumenta in tutta Italia». Nel suo blog, il comico aggiunge: «Caselli che equipara i No-Tav ai camorristi è il miglior spot contro lo sperpero di 23 miliardi di euro per fare un tunnel per un traffico merci inesistente. Il giudice Caselli - insiste Grillo - è uno di noi, è il miglior sponsor del movimento No-Tav. Le sue azioni vanno giudicate per gli effetti e nessuno più di lui è a fianco dei valsusini. Sta portando il verbo No-Tav di città in città, da Milano a Genova, con il pretesto della presentazione del suo libro».
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