Una vittima dell’usura diventa attrice

Nella fiction Terapia d’urgenza lavora all’accettazione di un ospedale che salva la vita a tante persone. E, nella realtà, sta salvando anche la sua. Alessandra Rocca, 26 anni di Como, aveva «due sogni», dice parlando della sua complessa vicenda. «Volevo aprire un ristorante insieme con mio fratello e diventare attrice. Ho iniziato inaugurando una sala nel 2000, vicino Como. Presto, però, la persona che ci aveva affittato il locale ha iniziato a chiederci soldi extra. “Per stare tranquilli”, ci diceva. Quando abbiamo smesso di pagare è scattata la rappresaglia - continua -, subivamo minacce di ogni tipo». Tutto questo è agli atti, c’è stato un processo e lo Stato ha cercato di aiutare Alessandra con 160mila euro dei fondi riservati alle vittime dell’usura. «Ma – dice - non li ho mai potuti ritirare. Un giudice di Como, non tenendo conto di questo procedimento, nel 2005 mi ha fatto dichiarare fallimento». Alessandra oggi non può più aprire un conto in banca o intestarsi una macchina. In mano le rimangono il secondo sogno e un fitto curriculum da aspirante attrice.

«Prima di superare il provino per Terapia d’urgenza avevo fatto la comparsa in Vivere, nel Ciclone in famiglia, in Love Bugs, nel film di James Bond Casino Royale. Recitare mi ha ridato la vita e spero che qualcuno scommetta sulle mie capacità».

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