Vittima di un'emorragia dopo essere caduta in ospedale, indaga la Procura

Una leggerezza che poteva costare cara. E che, ora, rischia di avere conseguenze penali. Perché una donna, all'ospedale Sacco per un esame, è caduta sbattendo la testa. Raggiunto il pronto soccorso, ha atteso per ore una visita, fino a che un sanitario l'ha tranquillizzata, consigliandole di andare a casa e tornare più tardi. Poche ore dopo, però, la donna, 73enne, è stata operata al San Raffaele per una emorragia. Sul caso ora indaga la Procura. In particolare il VI dipartimento, coordinato dal procuratore aggiunto Nicola Cerrato, che ha aperto un fascicolo contro ignoti con l'ipotesi di lesione colposa. La donna ha raccontato l'accaduto in una denuncia presentata in Procura. Secondo quanto riportato nel documento, l'episodio è avvenuto il 2 settembre scorso. In quella data, la 73enne, accompagnata dal marito, si è recata al Sacco quando a causa di un dislivello è caduta su una rampa, sbattendo la testa e il ginocchio. Seguendo il consiglio di un'operatrice dell'ospedale, la 73enne si è quindi fatta accompagnare al vicino pronto soccorso della struttura dove veniva registrata come codice verde. Qui è seguita una lunga attesa, durante la quale, stando alla denuncia, il marito ha chiesto più volte che la moglie, con forti dolori alla testa, venisse visitata, ma i sanitari gli avrebbero risposto che i sintomi erano normale conseguenza della caduta e la donna non poteva essere visitata prima dei casi giunti con un codice di maggiore gravità. Uno dei sanitari presenti, visto che l'attesa era lunga e le condizioni non destavano allarme, le ha poi consigliato di tornare a casa e ritornare eventualmente nel pomeriggio.

Seguito il consiglio, la 73enne è tornata a casa, ma dopo pranzo, considerato che aveva ancora forti dolori, è stata portata dal marito all'ospedale di Rho. Svolti tutti gli accertamenti, la 73enne, a cui è stata riscontrata una emorragia, è stata poi trasferita d'urgenza al San Raffaele, dove è stata operata.