Zara e Vincenzi: «Adesso la città unisca le forze contro il governo»

Zara e Vincenzi: «Adesso la città  unisca le forze contro il governo»

«Se le cose stanno così bisogna sollevare un caso politico». Stefano Zara, i cui interventi in veste di candidato alle primarie dell’Unione si aprono immancabilmente sulla necessità strategica del Terzo Valico, è letteralmente saltato sulla seggiola alla notizia della revoca da parte del governo della concessione dei lavori al consorzio Cociv. Uno stop da scongiurare a ogni costo: «Non dobbiamo aver paura di fare un fronte unito» s'infervora l’ex presidente di Assindustria, secondo il quale dovranno battagliare fianco a fianco «Comune, Provincia e Regione, sindacati e associazioni di industriali, per salvaguardare un progetto che è questione di vita o di morte».
Così Zara a margine dell’incontro di venerdì sera fra i tre protagonisti delle primarie e la popolazione di Sestri Ponente, nella sede della Croce Verde. Anche Marta Vincenzi, pur confessando di «non essere ancora abbastanza documentata» sul provvedimento, non usa mezzi termini riguardo la priorità assoluta del Terzo Valico: «Se il Governo non ne capisce l’importanza, mi metto di traverso e cerco di fargliela capire io», anche se «non dobbiamo dimenticare che l’offerta di finanziamento da parte di privati potrebbe essere una soluzione». Chi invece non ha bisogno di stracciarsi le vesti è Edoardo Sanguineti, rappresentante di quella sinistra radicale da sempre contraria a questa ed altre infrastrutture. Il poeta non entra nel merito e svia, invocando un risanamento delle Ferrovie «che già funzionano male a livello locale, figuriamoci in un ambito come il Terzo Valico». D’altronde, a Sestri il centro del dibattito è stato ben altro: si è parlato di inceneritore, di gronda autostradale, della chiusura, decretata dalla Regione, di molti reparti dell’ospedale locale: insomma i problemi di un Ponente che è un formidabile serbatoio di voti per la sinistra. I mugugni degli elettori sono volati all’indirizzo di Marta Vincenzi quando ha proposto un inceneritore «più piccolo di quello progettato, da realizzarsi solo dopo un potenziamento della raccolta differenziata». Trattasi pur sempre di inceneritore, e i sestresi non ne vogliono sentir parlare. Nemmeno Sanguineti, che ha benedetto come «provvidenziali» gli intoppi nell’iter di progettazione del termovalorizzatore.


Qualche applauso, però, si è sentito: Zara ha stupito tutti, sia gli elettori sia i suoi due nemici-amici, dichiarando la propria disapprovazione per il progetto della gronda autostradale: «Sarebbe causa di mille deportazioni» ha detto, riferendosi ai cittadini che sarebbero costretti a lasciare la propria abitazione. Poco dopo, i candidati hanno sottoscritto la petizione contro i tagli regionali all’ospedale Padre Micone. Anche SuperMarta, che sette giorni esatti prima aveva invocato per la città «pochi ospedali, ma buoni».

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