Questo polacco nacque nel 1845 a Sanok, in diocesi di Przemysl. Dopo gli studi a Przemysl si iscrisse all'università di Leopoli nella facoltà di giurisprudenza. Ma presto si rese conto che la sua vocazione era un'altra. Così, lasciò a mezzo il secondo anno di università e si iscrisse al seminario, dal quale uscì sacerdote nel 1871. Fu mandato a fare il parroco in alcune cittadine della Polonia orientale prima di riportarlo a Leopoli. Qui rimase per i successivi quarant'anni, dedicandosi soprattutto alla parte più povera della popolazione. Finì per essere conosciuto come «il prete dei mendicanti». Partì senza un soldo in tasca e tutte le sue opere vennero esclusivamente dalla Provvidenza. In città aprì una «Cucina a basso prezzo», la prima di una serie, e una «Casa del lavoro», una specie di ufficio di collocamento per i più bisognosi. Creò anche un istituto per i malati incurabili e un convalescenziario, che affidò a un'altra delle sue fondazioni, le Suore di San Giuseppe. Si occupò pure degli studenti poveri del seminario, per i quali aprì un convitto. In Galizia fondò una novità per quei tempi: un istituto per ragazze madri che accoglieva anche i bambini abbandonati. A Leopoli diede vita a una società di mutuo soccorso per i sacerdoti dell'arcidiocesi (per i parroci, celibi e soli, la vecchiaia è sempre un problema).
Come se tutto ciò non bastasse, aprì una scuola tedesco-polacca che affidò ai Fratelli delle Scuole Cristiane (a quei tempi parte della Polonia era sotto l'impero asburgico). Don Gorazdowski morì nel 1920, lasciando dietro di sé una messe di opere. www.rinocammilleri.it- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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