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Il presidente della Camera Lorenzo Fontana rivendica l’alta produttività della Camera nel 2025 e annuncia per il 2026 un anno di grandi riforme. In arrivo il premierato, tema destinato a infiammare il dibattito parlamentare ma centrale per il nuovo assetto istituzionale

Gabriele Barberis
Fontana a il Giornale: "Ecco perché il 2026 sarà l'anno delle riforme"

"Seppur non da deputato sarò in questo palazzo per fare gli interessi del Veneto. Non un Veneto che si chiude in se stesso ma che ha voglia di guardare avanti. Evviva il Veneto, viva San Marco", lo ha detto nell'Aula della Camera il governatore del Veneto Alberto Stefani che, con una lettera datata 6 dicembre ha rassegnato le proprie dimissioni da deputato dopo l'elezione a Presidente del Veneto. Camera (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Stefani si dimette da deputato per guidare Palazzo Balbi: Evviva il Veneto, viva San Marco

Se l'occasione di Atreju favorirà sia la ripresa dello scorrere della cultura nelle vene della nostra politica, sia l'agganciamento della destra italiana alle migliori boe, come tra gli altri Prezzolini e Papini, e poi Montanelli, della nostra cultura politica e giornalistica, questo sarà un servizio importante reso alla vita politica e culturale del Paese

Luigi Tivelli
Una via per superare il divorzio politica-cultura

"Il centrosinistra vuole sostituire le famiglie, perché le ritiene incapaci di educare i figli, con lo Stato, esperti e attivisti ideologici. Il vostro modello è l’Iran. Dio, patria e famiglia non è uno slogan ma il credo che guida la nostra azione politica”. Lo ha detto al termine del proprio intervento il leghista Rossano Sasso, poco prima del voto che ha dato il via libera al disegno di legge Valditara, che riguarda l’educazione sessuo-affettiva e il consenso informato a scuola. I Camera (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Sasso (Lega) in Aula: Dio, patria e famiglia non uno slogan, ma un credo

“Domenica scorsa 3 attivisti volontari italiani sono stati svegliati a calci e pugni e picchiati dall'ennesima iniziativa di coloni israeliani che praticano violenza impunita in Cisgiordania da molto tempo. Non sono episodi che possono essere liquidati come il gesto di violenti isolati. Sono il frutto di una strategia politica. Quando è stata annunciata con la presentazione del Piano Trump la possibilità di giungere ad una tregua noi fummo qui a dire che fosse benvenuta. Attenzione dicevamo anche, perché la pace per essere tale ha bisogno di scelte, di molti passi, di coraggio, del protagonismo dei palestinesi e del riconoscimento dello Stato palestinese. Questo ancora non arriva da parte del nostro Governo”. Così Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera dei Deputati. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Italiani feriti in Cisgiordania, Fratoianni (Avs): Violenza frutto di strategia di Israele

Per qualche tempo è passata l'idea che bastasse scrivere "consenso pieno, esplicito e attuale" per fare giustizia e adeguarsi a una sorta di format globale e identitario

Filippo Facci
Il consenso e il diritto
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