
La sinistra cala il solito "ostruzionismo" per rallentare l'iter
L'emendamento dei leghisti in Senato: "Vediamo se Fdi lo vota". A sinistra il caos delle mozioni

"Sulle spese della difesa Conte ha detto che non ha sottoscritto l'impegno del 2%. Una firma è una firma, quella firma è stata messa. Io sono d'accordo con quell'impegno che Conte aveva assunto. Su questo non troverete polemiche mie perché già allora pensavo che noi avessimo necessità di rafforzare la difesa". Così la premier Giorgia Meloni, intervenendo al Senato nella replica alle comunicazioni per il prossimo Consiglio europeo. Camera (Alexander Jakhnagiev)

"L'Italia sta lavorando molto a questo obiettivo come si è visto anche dal comunicato dei leader del G7, non scontato, su proposta italiana. All'indomani di un cessate il fuoco a Gaza la proposta italiana è che si debbano coinvolgere gli attori arabi, noi crediamo che per la ricostruzione di Gaza si possa il più possibile partire dal piano dei paesi arabi". Così la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in replica dopo il dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo al Senato. Camera (Alexander Jakhnagiev)

"Sulla difesa io la penso come i romani: si vis pacem, para bellum... Quindi la difesa non per attaccare qualcuno. Anzi, piuttosto se si hanno sistemi di sicurezza e di difesa solidi, si possono più facilmente evitare conflitti", lo ha detto la premier Meloni in Aula al Senato. Camera (Alexander Jakhnagiev)

"Alla Senatrice Pirro del M5s dico che ha ragione, vorrei essere Giuseppe Conte, purtroppo sono Giorgia Meloni. Il Presidente Conte ha detto che non ha sottoscritto l'impegno sulla spesa militare al 2% del Pil, ma una firma è una firma. Io sono d'accordo con quell'impegno", lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula del Senato in replica alla discussione generale sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue. Senato (Alexander Jakhnagiev)

"Per me la politica estera non è ‘photo opportunity'. Non penso che posso giudicare io se conto qualcosa, gli unici veramente titolati a giudicare se l'Italia conta di più del passato sono gli italiani e quando verrà il momento ci diranno cosa ne pensano". Lo dice la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Senato, nel corso della sua replica sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno. Senato (Alexander Jakhnagiev)

“Lo scenario continua a cambiare, il presidente Trump aveva annunciato una tregua bilaterale tra Israele e Iran che tutti abbiamo colto con favore e ottimismo. Lo scenario andava nella direzione che auspicavamo, ora la situazione si è nuovamente complicata, da parte iraniana è stata violata la tregua e Israele potrebbe rispondere con un’azione che si spera sia commisurata e simmetrica. Ma l’Iran dopo la violazione ha confermato la volontà di mantenere la tregua”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle repliche in Senato a seguito delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. Senato (Alexander Jakhnagiev)

"Non risponderò alle provocazioni e alle falsità che sono state dette. Avremo molto tempo per i toni da campagna elettorale. In questo momento c'è bisogno di ragionare, perché lo scenario è estremamente complesso", così Meloni durante la replica in Senato sul Consiglio Ue. Senato (Alexander Jakhnagiev)

"Alcuni incontri li faceva in autogrill, questo Governo li fa in modo legale. Dopo tutte le bugie che ha appena detto, gli consiglio di andarsi a rileggere la relazione del Copasir sul caso Paragon che è stata votata all'unanimità". Così la Senatrice Licia Ronzulli risponde in Aula a Renzi, definendolo "influencer che dice bugie". Senato (Alexander Jakhnagiev)

Il Pd si astiene sui testi di Avs e 5Stelle mentre Calenda stronca quella di Conte

“Continueremo a lavorare senza risparmiarci, senza condizionamenti, senza paura, solo ed esclusivamente nell’interesse dell’Italia”. Lo ha detto la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera dei deputati nel corso delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno. Camera (Alexander Jakhnagiev)

“Annuncio che sto lavorando insieme al Presidente Macron e al Cancelliere Merz per definire delle linee comuni a sostegno del settore automobilistico europeo. Penso che le nostre tre nazioni, lavorando insieme, possano fornire uno stimolo fondamentale alla riflessione in corso”, così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla Camera per le comunicazioni in vista del prossimo Consiglio Ue del 26 e 27 giugno. Camera (Alexander Jakhnagiev)

“Il mondo intorno a noi cambia, corre e noi non possiamo essere competitivi se ci costringiamo a correre con un inutile masso sulle nostre spalle Regolamenti come quello sulla sostenibilità delle nostre imprese stanno mostrando problemi evidenti, Dobbiamo insistere sulla semplificazione”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera dei deputati nel corso delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno. Camera (Alexander Jakhnagiev)

"Dalla fine della guerra mondiale l'Europa occidentale è stata subalterna, per usare i vostri stessi termini, agli Usa per la semplice ragione che gli Usa si sono fatti carico di garantire la sicurezza del Continente e per questo la realtà politica da cui io provengo, storicamente, ha sempre sostenuto la necessità di un riequilibrio nella Nato perché Europa e Usa potessero lavorare da pari. Oggi che finalmente l'Europa viene chiamata, anche per ragioni storiche, ad assumere la responsabilità della propria difesa e sicurezza, quindi svincolandosi dall'ombrello americano, si sostiene che siamo subalterni. Io ho difficoltà a comprendere la logica e anche a rispondere, perché le due cose non stanno insieme". L'ha detto la premier Giorgia Meloni nella replica alla Camera, alle sue comunicazioni sul prossimo Consiglio Ue, e riferendosi alle critiche delle opposizioni sui rapporti con gli Stati Uniti. Camera (Alexander Jakhnagiev)

“Non dimentichiamoci mai che il nostro stile di vita, i nostri valori, tutto quello che vogliamo raggiungere non sarà assicurato da quanto siano giuste le nostre cause, ma sarà assicurato da quanto è forte la nostra difesa”, così la Presidente del Consiglio Meloni ha concluso la replica alla Camera con una citazione di Margaret Thatcher. Camera (Alexander Jakhnagiev)
