Cronache

Aggressione con le uova, la Jebreal twitta fake news

Rula Jebreal lancia accuse al governo italiano e trasforma un lancio di uova in pestaggio di neonazisti

Aggressione con le uova, la Jebreal twitta fake news

La “banda dell’uovo” di Moncalieri non ha colpito soltanto l’atleta italo-nigeriana Daisy Osakue, ma anche un pensionato e tre donne, tutti di pelle bianca e in un arco di tempo che inizia nella notte del 14 luglio. Il razzismo sembra non entrarci nulla.

È stata una delle tre donne aggredite, Brunella Gambino, a raccontare quanto avvenuto la sera del 25 luglio:

“Abbiamo sentito il rombo del motore e poi abbiamo visto questa macchina scura che si dirigeva a forte velocità verso il centro di Moncalieri. Una delle mie amiche è stata colpita al braccio e si lamentava per il dolore".

Nonostante tutto ciò, c’è chi ha voluto strumentalizzare l’ultima aggressione della “banda dell’uovo”. Il culmine lo ha raggiunto la giornalista palestinese naturalizzata italiana Rula Jebreal e residente negli Stati Uniti che in lingua inglese ha scritto su Twitter: “Daisy Osakue è un’atleta italiana: è stata attaccata e picchiata da un gruppo di neonazisti in Italia. Le minacce stanno diventando sempre più micidiali per quelli di noi che non sono considerati razzialmente puri dal governo italiano. sveglia, l'Europa è a rischio”.

La Jebreal afferma quindi che la Osakue è stata “attaccata e picchiata”, quando i fatti parlando chiaramente di un uovo lanciato da un’auto che ha colpito all’occhio l’atleta. Dunque il fatto descritto dalla Jebreal non sussiste.

In secondo luogo la Jebreal ha parlato di “neo-nazisti” quando non vi è alcun elemento che possa confermare ciò, prima di tutto perché ancora non si conosce l’identità degli aggressori; in secondo luogo perché vi sono altre quattro vittime della stessa banda che sono di pelle bianca, oltre al fatto che non risulta alcun elemento che possa far pensare a un’aggressione di stampo razzista, nessuno slogan lanciato, nulla di ciò. Non a caso la stessa procura di Torino ha escluso l'aggravante dell'odio razziale.

Inoltre, la Jebreal non perde occasione per accusare il governo, democraticamente neoeletto, come responsabile di un’ideologia che considererebbe alcune persone “razzialmente non-pure”.

Un’accusa pesante e priva di fondamento.

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