Cronache

Brescia, procura apre 2 inchieste. "Mario era sereno quella sera"

Un collega di Mario Bozzoli: "Era sereno quella sera e non ho visto movimenti strani in azienda"

Brescia, procura apre 2 inchieste. "Mario era sereno quella sera"

La procura di Brescia ha aperto due fascicoli d’inchiesta per la scomparsa di Mario Bozzoli dal suo stabilimento di Marcheno e per la morte dell’operaio della stessa fabbrica Giuseppe Gherardini. Entrambe le inchieste sono contro ignoti e riguardano, la prima l’ipotesi di sequestro di persona e la seconda l’istigazione al suicidio. Lo ha reso noto il procuratore Tommaso Buonanno.

Si tratta, è stato spiegato in ambienti giudiziari, di un’ipotesi tecnica, per consentire accertamenti quali l’autopsia che è stata eseguita oggi mentre gli esiti si sapranno solo nei prossimi giorni. I Ris di Parma hanno eseguito un nuovo sopralluogo nell'azienda Bozzoli di Marcheno. Gli esperti dei carabinieri sono accompagnati da un anatomopatologo nominato dal pm titolare dell'inchiesta. Sul posto anche le unità cinofile. Giuseppe Gherardini, operaio di 50 anni, era scomparso mercoledì. Il suo corpo è stato trovato domenica sera sulle rive di un torrente a Ponte di Legno nel Bresciano, poco distante dal luogo dove aveva lasciato l'auto.

Intanto, secondo un operaio della fonderia Bresciana Bozzoli presente in azienda la sera della scomparsa dell’imprenditore Mario Bozzoli e collega di Giuseppe Ghirardini, altro dipendente trovato cadavere ieri nei boschi di Ponte di Legno, nel Bresciano, "Mario era sereno quella sera e non ho visto movimenti strani in azienda. La sera della scomparsa Bozzoli mi aveva chiesto di non andare via alle 18, ma di aspettare le 19. L’ultima volta che l’ho visto era impegnato sul muletto".

E sulla possibilità che l’imprenditore sia finito in uno dei forni dell’azienda, l’operaio ha detto: "Impossibile prendere un uomo della struttura fisica di Mario e buttarlo dentro il forno con facilità".

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