Ponte crollato a Genova

Il contrattacco dei Benetton: schiera Severino contro il governo

La famiglia corre ai ripari e prepara lo scontro. Un team di legali per affrontare la crisi. Tra loro anche l'ex ministro

Il contrattacco dei Benetton: schiera Severino contro il governo

La patata bollente rischia di scoppiare in mano alla famiglia Benetton. La Società Autostrade è stata per lungo tempo un investimento redditizio ma stavolta il crollo del ponte di Genova potrebbe aver rotto qualcosa. Gli imprenditori veneti lo sanno e stanno cercando di correre ai ripari. La controllante Atlantia nei giorni scorsi in Borsa ha vissuto in altalena (ora indaga pure la Consob), ma è soprattutto la politica a preoccupare i Benetton: il governo ha dato il via all'iter per il ritiro della concessione e Salvini, più freddo all'idea, chiede da tempo almeno un segno di "dignità".

Secondo Lettera43, ieri mattina a Milano, si sarebbero incontrati "Giovanni Castellucci, ad di Autostrade per l'Italia e Atlantia, Fabio Cerchiai, presidente di Edizione Holding, cassaforte della famiglia Benetton, Marco Patuano, amministratore delegato di Edizione. Al meeting hanno partecipato i rappresentati dello studio legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners allo scopo di mettere a punto le iniziative per gestire le conseguenze della tragedia di Genova". La sfida legale è aperta e altri saranno gli avvocati a scendere in campo. Oltre allo studio di amministrativisti Annoni di Roma, alla Comin & partners di Gianluca Comin, secondo La Stampa anche l'ex ministro Paola Severino potrebbe rientrare nel pool di esperti che dovrebbe contrastare il pugno duro mostrato da Conte e soci.

Di certo i Benetton pagano anche una caduta di immagine. C'è il calo degli investimenti a fronte degli aumenti dei pedaggi e quella festa a Ferragosto mentre ancora sotto le macerie si cercavano i cadaveri. Secondo La Verità è per questo che la famiglia ha deciso di "affidare la gestione della comunicazione alla società Barabino & Partners, il cui titolare Luca Barabino è genovese". I primi comunicati subito dopo la tragedia sono stati molto scarni. Il primo tecnico, il secondo con un "cordoglio" che ad alcuni è apparso tardivo.

Intanto martedì 21 e mercoledì 22 ci saranno due consigli d'amministrazione. Oggi a Genova potrebbe tenersi una conferenza stampa, ovviamente non in concomitanza con i funerali di Stato riservati alle vittime del ponte Morandi. È possibile che i Benetton e le sue società sostengano le spese per i soccorsi (quantificate dalla regione Liguria in 60 milioni) e versino un contributo alle famiglie delle vittime. Un sostegno economico dopo la disgrazia.

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