Cronache

"Fuori dai nostri quartieri": il blitz nel campo nomadi a Roma

A Roma, blitz dei militanti di Forza Nuova che, a pochi giorni dall'arresto dei due rom accusati di violenza contro due adolescenti, attaccano: "Tronate a casa vostra"

"Fuori dai nostri quartieri": il blitz nel campo nomadi a Roma

“Tornate a casa vostra”. Dopo Matteo Salvini, arrivato a sorpresa in via di Salone, tocca a Forza Nuova dire la sua sulla “emergenza rom” nella Capitale. A pochi giorni dall’arresto dei due nomadi accusati di aver abusato di due ragazzine romane, anche gli attivisti del movimento guidato da Roberto Fiore si sono presentati fuori da un campo rom. Quello di via Salviati che, assieme a quello di via di Salone, è il più grande di Roma. E il più problematico.

Proprio a pochi passi da quell’enorme assembramento di baracche è stato arrestato Maikon Halilovic, il complice di “Alessio il Sinto”. Colui che è restato a guardare mentre il suo amico, dopo averle legate ad una grata, violentava le due adolescenti. Ma il campo era già tristemente noto. Non solo per l’estremo degrado e i roghi tossici che avvelenano l’aria. Proprio lì, a dicembre dello scorso anno, una studentessa cinese è morta travolta da un treno durante l’inseguimento dei tre nomadi che l’avevano derubata. Mentre, una faida maturata tra quelle roulotte e quelle lamiere, avrebbe portato alla morte delle tre sorelle di 4, 8 e 20 anni uccise nel rogo di un camper, appiccato dolosamente a Centocelle, nella periferia di Roma a maggio scorso.

Il messaggio dei forzanovisti non è “ruspa” ma qualcosa di molto simile: “Fuori i rom dai nostri quartieri”. Torce, bandiere e cori per “dichiarare guerra al potere mala-politico che vede il sindaco Virginia Raggi a braccetto con cooperative rosse e rom, che sta riempiendo i nostri quartieri di clandestini e nomadi”. Spiega Forza Nuova: “Il campo sotto accusa doveva essere chiuso da anni, eppure è ancora qui.

Basta stupri, malavita e roghi tossici che minacciano ogni giorno il popolo romano”.

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