Cronache

Ecco l'alleanza pro-immigrati: Boldrini parla da don Biancalani

Il 21 aprile Don Biancalani ha ospitato la Boldrini per parlare di immigrazione in chiesa. L'ira del vescovo. E domani si replica con la Kyenge

Ecco l'alleanza pro-immigrati: Boldrini parla da don Biancalani

Prima Laura Boldrini, poi Cecile Kyenge. Quando si parla di accoglienza e immigrazione, a don Massimo Biancalani la politica sembra piacere. Tanto da concedere la parrocchia per incontri che hanno fatto irritare pure il vescovo di Pistoia.

Facciamo un salto indietro. Ricorderete il fatto che rese famoso don Biancalani, quel post con tanto di foto dei migranti portati in piscina. Matteo Salvini rilanciò l'immagine e il tema divenne di dominio pubblico. Era agosto del 2017. Da quel giorno è passato quasi un anno e il parroco ha dovuto fare i conti con l'opposizione di Forza Nuova, l'arresto di uno dei suoi ospiti per spaccio di droga e decine di polemiche. Che sembrano non finire mai.

Ebbene, un paio di settimane fa la parrocchia di Vicofaro di cui Biancalani è parroco, è stato organizzato un incontro con l'ex presidente dalla Camera, Laura Boldrini. Il titolo: "La comunità possibile. Un dialogo sul mondo". Nelle foto si vede la deputata di Sel seduta al tavolo di fronte all'altare dove ogni domenica viene celebrata l'eucarestia. "Sono qui - ha detto - per dimostrare solidarietà a don Massimo e al messaggio che coraggiosamente porta avanti. Un messaggio di condivisione e pace che è diventato oggetto di aggressione da parte di alcuni gruppi di ispirazione fascista come Casa Pound e Forza Nuova, che pensano di intimidirlo con le loro manifestazioni assolutamente inconcludenti. Quattro gatti che alzano la voce, che sono disperati – lo capisco, perché Salvini gli ha scippato il consenso – ma che se la prendono con chi tenta di risolvere un problema difficile". E don Biancalani ha risposto: "Abbiamo bisogno di politici come te, che affrontano questo tema epocale con serietà e determinazione".

L'incontro però non è piaciuto al vescovo di Pistoia, Monsignor Fausto Tardelli. In una nota ufficiale della diocesi il vescovo ha espresso "disappunto" per quanto successo. "Come già detto in passato e ribadito in altre occasioni - si legge - gli ambienti parrocchiali e tanto più le chiese, non possono essere utilizzati per manifestazioni, conferenze, dibattiti e incontri di carattere politico in senso stretto né in particolare organizzati da partiti politici o associazioni e movimenti ad essi afferenti". E ancora: "La signora Laura Boldrini, non più presidente della Camera dei deputati ma esponente di spicco di un partito politico, ha tenuto una conferenza nella chiesa di Vicofaro, insieme ad altri rappresentanti politici. Il Vescovo esprime tutto il suo disappunto per l’accaduto e richiama i parroci alle loro responsabilità affinché cose del genere non abbiano a ripetersi, né a Vicofaro né in altre parrocchie della diocesi".

Il vescovo Tardelli, pur condannando "minacce, insulti e offese" contro "fratelli e sorelle immigrati" e di chi "si occupa di accoglienza", ha però colto "l’occasione per precisare che la cosiddetta Assemblea permanente antifascista e antirazzista di Vicofaro non ha niente a che fare con la parrocchia di Vicofaro e non si può confondere in alcun modo con essa. Per questo motivo, se fosse successo in passato, è desiderabile che d’ora in avanti le riunioni di detta assemblea non si tengano nei locali parrocchiali".

Don Biancalani, però, ha deciso di ribattere alla nota della curia con un post su Facebook, sostenendo che "in coscienza rifarei tutto quello che è stato fatto sabato scorso a Vicofaro in occasione dell’incontro con l’on. Laura Boldrini". Per il parroco non c'è stato nessun "comizio politico", ma "èstata invece l’occasione per ascoltare parole esperte e sagge sul problema dell’immigrazione e dei rifugiati dette da una personalità delle istituzioni del paese e per lunghi anni uno dei massimi esponenti dell’UNHCR". E così, non contento, per domani ha già organizzato il bis: alle 20.

30 l'ex ministro dell'Integrazione incontrerà i giovani migranti di Vicofaro.

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