Cronache

Video sul tetto di San Siro: è bufera per la nuova moda social

Dopo aver eluso i controlli, i 3 giovani sono saliti fin sopra la copertura dello stadio: “Rischio molto elevato di incidenti gravi”

Video sul tetto di San Siro: è bufera per la nuova moda social

Per un like sui social si è disposti a tutto, questo paiono voler insegnare i giovanissimi, ed a conferma di ciò ecco arrivare l’ultima impresa di tre ragazzi entrati illecitamente all’interno dello stadio Meazza di San Siro (Milano).

Il trio ha naturalmente documentato tutto tramite video, rilasciato poi sui social network con il titolo “Sneaking inside the San Siro stadium”. La scelta della lingua inglese non è stata di certo un caso, anzi, ha potenzialmente esteso le visualizzazioni ad un pubblico maggiore. Nel filmato, dunque, si vedono i ragazzi fare il loro ingresso nello stadio in piena notte, dopo avere eluso la vigilanza. Con i volti coperti e gli zainetti sulle spalle, gli adolescenti raggiungono il campo da calcio, si mettono a correre, fanno delle acrobazie.

Decisi a rendere la loro bravata ancora più “epica”, i giovani decidono di salire sulle scalette di servizio fino a raggiungere il tetto dello stadio. Con il campo da calcio illuminato a metri e metri sotto di loro ed i piedi penzolanti nel vuoto, i tre si godono il momento e nel video appare una scritta provocatoria: “Mangiamo?”.

A quanto pare di questo filmato esistono diverse versioni sui social, alcune rilasciate proprio nei giorni scorsi, tuttavia gli autori dovrebbero averlo registrato circa tre mesi fa.

Il video in questione ha raggiunto 1500 visualizzazioni prima di essere impostato come “privato” a causa delle polemiche che stava causando. “Verrà rimesso pubblico tra un po’ per evitare sbatti con i giornali come avete visto”, fa sapere il trio, come riportato da “MilanoToday”.

Intanto sale la preoccupazione nei confronti di questi adolescenti che paiono sempre più disposti a tutto pur di raggiungere un attimo di popolarità. Incredibile come sembrino non aver paura di nulla.

“Sicuramente c’è un aspetto di esibizionismo e di ricerca smodata del consenso e dei “like” sui social network, ma in queste azioni c’è purtroppo anche un rischio molto elevato di incidenti gravi” commenta Fabiola Minoletti, vicepresidente del coordinamento comitati milanesi sul “Corriere della Sera”.

Intanto sono in molti i cittadini a segnalare imprese simili a questa, avvenute in altre zone della città.

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