Cronache

Pedofilo aggredisce due minorenni: "Se esco di galera molesterò ancora ragazzine'

Il 35enne italo-brasiliano aggredisce due ragazzine. Era già stato condannato per tre violenze. Calderoli: "Castrazione chimica"

Pedofilo aggredisce due minorenni: "Se esco di galera molesterò ancora ragazzine'

"Se esco dal carcere riprenderò a molestare le ragazzine". Lo avrebbe detto ai suoi avvocati quello che è già stato definito un “violentatore seriale di ragazzine” di Berbenno. Eppure ha richiesto il rito abbreviato (condizionato alla perizia psichiatrica) che potrebbe permettergli di ottenere un sconto di pena. Italo-brasiliano di 35 anni, R.R.D.S, abita a Berbenno (Bergamo). In passato il Tribunale di Sondrio lo aveva già condannato a 4 anni di carcere per tre violenze sessuali e ora si trova a processo di fronte al Tribunale di Monza dopo la richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pm Carlo Cinque.

I fatti. Lo scorso marzo la polizia di Imola mette le mani su quest’uomo che, poche ore prima, era stato autore – secondo l’accusa - di due aggressioni sessuali. Prima avrebbe preso di mira una 15enne di Castelnovo nel Lecchese, l’avrebbe seguita sotto casa e aggredita sessualmente. Poi sarebbe andato a Monza, vicino al centro commerciale di via della Guerrina. Qui avrebbe individuato una dodicenne di monzese, l’avrebbe seguita fin sotto casa e avrebbe cercato di abusare sessualmente di lei, molestandola in ascensore. Spaventato dalle grida delle ragazze, che hanno attirato l’attenzione dei vicini di casa, l’uomo si era dato alla fuga arrivando fino in Emilia Romagna.

Alla fine è stato fermato nei pressi di Imola. Qui, secondo quanto scrive ilGiorno, era “in procinto di entrare nuovamente in azione” prima che gli agenti della squadra mobile di Milano gli mettessero le manette ai polsi su ordine del tribunale di Monza.

Durissimo il commento di Roberto Calderoli. Il quale contesta la decisione della difesa di chiedere il rito abbreviato. “Non possiamo accettare che si vada avanti così”, attacca il vicepresidente del Senato. “È inaccettabile che un pericoloso criminale, questo orco, come questo possa beneficiare di uno sconto di un terzo di pena. È urgente affrontare subito la questione dei benefici processuali per criminali di questo genere”. Ma per la difesa, scrive il Giorno, "è necessario accertare se il giovane risulta pienamente capace di intendere e di volere al momento dei fatti, commessi sempre secondo lo stesso copione".

A colpire il leghista sono anche le dichiarazioni dell’indagato, che si sarebbe detto pronto a colpire di nuovo.

“Vogliamo capire – attacca Calderoli - che se vogliamo evitare altre vittime di questi orchi, dobbiamo votare al più presto la mia proposta di legge per introdurre nel nostro ordinamento la castrazione chimica, e quella chirurgica nei casi più gravi? Altrimenti continueremo a registrare abusi e arresti, ma senza risolvere il problema e senza salvare le vittime”.

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