Cronache

Peschereccio siciliano sequestrato in Libia

Il motopesca "Airone", di Mazara del Vallo (Trapani), è è stata dirottata da uomini armati. Ma sarebbe riuscito a fuggire grazie alla Marina Militare

Un peschereccio
Un peschereccio

Un peschereccio siciliano è stato attaccato e sequestrato da uomini armati che lo hanno abbordato con un grosso rimorchiatore, in apparenza senza contrassegni militari. Il motopesca "Airone", di Mazara del Vallo (Trapani) si trovava a 30 miglia dalla costa di Misurata quando è stato dirottato. A dare l’allarme via radio alla Guardia costiera è stato l’equipaggio di un altro peschereccio siciliano che si trovava nella stessa zona. L'imbarcazione, "grazie all'intervento della Marina militare", "è riuscita a sfuggire al controllo dei militari libici ed è riuscito a invertire la rotta e a fare ritorno verso l'Italia"- ha dichiarato il sindaco di Mazara del Vallo (Trapani) Nicola Cristaldi. Secondo notizie apprese via radio, uno o due libici sarebbero saliti a bordo del motopesca per una perquisizione ma l'equipaggio si sarebbe ribellato rinchiudendoli nella stiva. "Una nave militare italiana ha affiancato il peschereccio 'Aironè - spiega Cristaldi - e ha invertito la rotta sfuggendo al controllo delle unità libiche e si sta portando verso le acque italiane".

"Personale della Marina , impegnato nell'ambito dell'operazione di sorveglianza e sicurezza marittima "Mare Sicuro", è salito a bordo del motopesca "Airone" assumendone il controllo". Lo conferma anche lo Stato Maggiore della Difesa ricordando che il peschereccio "era stata sequestrato questa mattina da un rimorchiatore, presumibilmente appartenente a forze di sicurezza libiche mentre si trovava a circa 90 chilometri a Nord-ovest di Misurata"

In mattinata, il presidente del Distretto della Pesca, Giovanni Tumbiolo, era stato il primo a confermare la notizia. "Siamo estremamente preoccupati perchè ancora non riusciamo a capire se si tratti di pirateria o del sequestro da parte di militari", ha detto all'Agi il presidente del Distretto della Pesca di Mazara del Vallo, Giovanni Tumbiolo. "Abbiamo contattato il ministro della Pesca del governo di Tripoli, che non era ancora informato dei fatti", ha aggiunto Tumbiolo, secondo cui la situazione non è chiara anche perchè nella zona del sequestro "incrociano tuttora rimorchiatori e motoscafi libici senza insegne di riconoscimento". A bordo del motopesca "Airone" si sono sette uomini di equipaggio, compreso il comandante Alberto Figuccia. "Proprio questa mattina stiamo aspettando al Distretto della Pesca di Mazara del Vallo, una delegazione del ministero della Pesca libico. Mentre i nostri marinai sono stati sequestrati in acque libiche. Che paradosso..."- ha concluso Giovanni Tumbiolo.

L'Unità di crisi della Farnesina sta verificando la situazione del sequestro di un peschereccio italiano al largo della Libia da parte di un commmando armato a bordo di un rimorchiatore, ed è in contatto con la Guardia costiera.

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