Periferie d'Italia

Pozzuoli, la città sommersa e il Rione Terra

Un parco archeologico sommerso e il Rione Terra: così rinascono i resti romani dimenticati di Bagnoli e Pozzuoli

Foto di Pasquale Vassallo
Foto di Pasquale Vassallo

Le occhiate nuotano tranquillamente nel mare cristallino, tutto d'un tratto appaiono delle splendide statue di marmo. I pesci probabilmente non sono consapevoli di trovarsi di fronte al ninfeo dell'imperatore Claudio. Fu scoperto casualmente sott'acqua nel 1969 e furono rinvenute moltissime statue. Secondo gli esperti la principale raffigurava "l'episodio dell'Odissea in cui Ulisse, prigioniero insieme ad alcuni compagni nella grotta di Polifemo, cerca di ubriacare il Ciclope per poi accecarlo". Si vede ancora chiaramente Ulisse rappresentato nell'atto di "offrire a Polifemo la coppa di vino, e uno dei compagni, che reca l'otre, mentre non resta traccia della figura del Ciclope, che probabilmente occupava la posizione centrale".

Originariamente le statue, che erano poste nelle nicchie laterali, dovevano essere otto. Quattro sono ancora in ottimo stato di conservazione: vi sono due statue di Dioniso, una di Antonia Minore come Augusta, con in capo un "diadema e in braccio un fanciullo alato, forse un Eros funerario" e l'altra è una bimba dalle "delicate fattezze, con un'acconciatura che ricorda i ritratti giovanili di Nerone, anch'essa ornata di gemme sul capo". Potrebbe trattarsi di Claudia Ottavia, futura sposa di Nerone. Gli originali sono oggi conservati nel Museo Archeologico dei Campi Flegrei, sott'acqua sono state poste delle copie. L'incredibile ninfeo è solamente uno delle tanti siti archeologici sommerse per il bradisismo che si possono ammirare nel parco archeologico sommerso di Baia.

La zona è diventata la meta più importante al mondo per gli appassionati di archeologia marina. Le tante vestigia, che comprendono strade, il ninfeo, mosaici, terme, ville e porti sono semplicemente meravigliose. Gli appassionati possono trovare la storia di questi luoghi e consigli sulle immersioni nel libro di Enzo Maione e del fotografo Pasquale Vassallo intitolato: "Parco archeologico sommerso di Baia. Guida ai fondali dei Campi Flegrei". Enzo Maione è anche il fondatore del primo centro d'immersioni della zona e ha condotto molte battaglie per la conservazione delle rovine sommerse prima che nel 2002 nascesse il parco sottomarino della Sovrintendenza Archeologica. Ha fondato nel 1992 il Centro Sub Campi Flegrei che nel 2011 e nel 1912 ha vinto il "Padi Award" come primo centro Padi in Italia. Il 30 gennaio del 2007 il centro ha firmato una convenzione con la Soprintendenza Archeologica delle province di Napoli e Caserta per la concessione e la regolamentazione delle visite subacquee nel Parco Archeologico di Baia.

La riscoperta della vecchia città romana fu fatta per la prima volta negli anni Quaranta grazie alle foto aeree del pilota e apneista Raimondo Bucher. Lo stesso che partecipo con Folco Quilici alla spedizione "Spedizione Subacquea Nazionale nel Mar Rosso" organizzata da Bruno Vailati, raccontata da Quilici nel primo film a colori nella storia della cinematografia subacquea italiana. Ci vollero anni perché ville e porti fossero valorizzati come si doveva, tanto il parco è nato nel 2002.

Un altro luogo magnifico che sta rinascendo è il Rione Terra nel centro storico di Pozzuoli, che anch'esso fu fatto sgomberare dallo Stato a seguito dei timori per il bradisismo. Simbolo della sua rinascita è lo splendido restauro della cattedrale. I restauratori hanno riportato alla luce il tempio romano di Augusto perfettamente conservato, grazie al fatto che fu inglobato nella chiesa e lo hanno chiuso gli spazi tra le colonne romane con splendidi vetri moderni. Il risultato è una fusione tra contemporaneità, mondo classico e barocco spagnolo. Tutto il rione abbandonato, di quasi due ettari, è stato restaurato e presto dovrebbe diventare un albergo diffuso.

Ma il vero segreto è nelle viscere della terra dove sono stati riscoperti i fori romani con i loro negozi. Oggi è possibile visitarli ogni weekend grazie allo splendido restauro ed ottime guide.

Puteoli nacque come colonia romana nel 194 a.c. La città divenne il porto di Roma e la terza per grandezza, dopo capitale e Capua, nella Penisola Italica. Decadde con la nascita del porto di Ostia prima e il decadimento dell'Impero Romano. La città si ridusse semplicemente al Rione Terra che prese questo nome perché i pescatori che vi vivevano per dire vado a casa dicevano "vado a terra". Gli edifici del centro storico crebbero come funghi utilizzando come fondamenta la vecchia città romana.

La rinascita di questo incredibile luogo, insieme al Parco Archelogico sommerso di Baia, alla Solfatara, ai tantissimi laghi e crateri, agli altri parchi archeologici, ai molti ristoranti, alla splendida Casina Vanvitelliana su un'isola del lago Fusaro a Bacoli e alla vicinanza con Procida e Ischia rendono i Campi Flegrei un luogo davvero unico.

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