Cronache

Procura di Roma chiede ergastolo per De Santis

Il dolore della mamma di Ciro era enorme e l'ergastolo non è una consolazione, solo la rappresentazione della giustizia

Procura di Roma chiede ergastolo per De Santis

La Procura di Roma ha chiesto l'ergastolo per Daniele De Santis, l'ultrà romanista accusato di aver ucciso il tifoso napoletano Ciro Esposito il 3 maggio 2014. "Qualche minuto fa - ha confermato il legale della famiglia Esposito, Angelo Pisani - i pubblici ministeri ricostruendo la dinamica in cui ha perso la vita Ciro Esposito, hanno chiesto l'ergastolo per Daniele De Santis". "Nulla ci restituirà Ciro", queste le parole di Antonella Leardi (la madre) che piangeva anche oggi in aula. Hanno smontato la perizia tecnica, poi a fine maggio uscirà la sentenza.

C'era anche il presunto assassino in aula, ancora in barella, il cui interrogatorio è stato usato per colpevolizzarlo in quanto si è contraddetto spesso. Il dolore della mamma di Ciro era enorme e l'ergastolo non è una consolazione, solo la rappresentazione della giustizia. "Hanno provato a nascondere le macchie e le responsabilità - ha spiegato Pisani a Radio Crc - ma i pubblici ministeri hanno seguito bene le indagini e siamo soddisfatti che la giustizia abbia fatto il suo corso".

Conta migliaia di iscritti la pagina facebook (www.facebook.com/Vogliamo-lergastolo-per-De-Santis-144782187880 3521/?fref=ts) sulla quale viene chiesto l'ergastoloper Daniele De Santis. A renderlo noto, attraverso un comunicato, è l'assessore regionale della Campania Francesco Emilio Borrelli. "Non è possibile un'altra pena - continua Borrelli - se non quella per chi, prima, ha messo a rischio la vita di centinaia di persone, compresi bambini, e poi ha ucciso un ragazzo sceso per aiutare le famiglie prese di mira da De Santis". Secondo il consigliere regionale dei Verdi, "la richiesta dell'ergastolo era inevitabile e i giudici dovranno confermare la richiesta del pubblico ministero per una persona che, anche oggi, ha dato segnali del suo atteggiamento spavaldo e di sfida definendo buffoni i magistrati".

"Se c'è un buffone in questa storia tristissima - conclude Borrelli - è lui, un assassino buffone che merita di restare in carcere fino alla fine dei suoi giorni".

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