Cronache

A Roma ed Ancona trovate due uova contaminate con il Fipronil

Nonostante le precedenti rassicurazioni del ministero della Salute, trovati anche in Italia un paio di campioni di uova contaminate con l'insetticida

A Roma ed Ancona trovate due uova contaminate con il Fipronil

Secondo i campionamenti promossi nelle ultime settimane dal ministero della Salute, anche in Italia sono stati trovati campioni di uova contaminate con il Fipronil, l'insetticida che ha fatto scoppiare un grave caso di sicurezza alimentare in tutta Europa. I due casi si sono registrati a Roma (le uova si trovavano in un laboratorio artigianale di pasta all'uovo) e ad Ancona (in un centro di imballaggio di uova per la grande distribuzione). Tuttavia, i livelli riscontrati di Fipronil, pur superando i valori limite, non presentano rischi per la salute. In base ai campionamenti effettuati dal ministero, i casi di uova "al Fipronil" rappresentano circa il 2 per cento di tutte le partite esaminate.

Numeri preoccupanti che fanno riflettere su una questione da cui l'Italia sembrava essere fuori e che, invece, riguarda direttamente anche il nostro Paese. In base ai dati riportati dal ministero, su 114 campioni analizzati sono stati trovati due casi di uova contaminate con l'insetticida prodotto in Belgio (e utilizzato anche negli allevamenti olandesi).

"A oggi - fanno sapere dal ministero della Salute - sono stati effettuati 42 campionamenti conoscitivi dai Nas su prodotti trasformati contenenti uova o derivati, prelevati nei negozi e supermercati, 181 campionamenti dalle Regioni, nell’ambito del Piano di ricerca su pollame, uova, derivati, 60 campionamenti dagli Uffici periferici del ministero della Salute per gli adempimenti comunitari (UVAC), per merci provenienti dai Paesi interessati dall’allerta. Sono stati inoltre gestiti, con segnalazioni alle autorità territoriali e attività di rintraccio, i sei messaggi sul sistema di allerta comunitario Rasff che riguardavano anche l'Italia".

"Sono state rilevate due positività con conseguente segnalazione alle Regioni e Asl competenti territorialmente per ulteriori accertamenti sulla fonte di contaminazione e l'adozione, in esito ad essi, di eventuali provvedimenti restrittivi. L'attività delle autorità sanitarie centrali e periferiche prosegue, anche alla luce di quanto concordato nel corso di una riunione di verifica e coordinamento con le autorità regionali e i Carabinieri Nas in corso questa mattina", conclude la nota del ministero della Salute.

Insomma, le uova contaminate sono arrivate anche in Italia, anche se non ancora in modo massiccio.

Già lo scorso 4 agosto, i nuclei antifrode del comando carabinieri politiche agricole e forestali di Roma e Parma avevano sequestrato 209.288 uova per mancanza di rintracciabilità.

Non che contenessero tracce di insetticida, ma quel sequestro aveva dimostrato che il sistema di distribuzione delle uova n Italia non è privo di possibili falle.

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